Meteorismo: cosa consiglia la nutrizionista?
Con il termine “meteorismo” si definisce un eccessivo contenuto di gas a livello intestinale, un sintomo estremamente comune nella popolazione, diffuso in tutte le fasce di età ed equamente presente tra anziani e bambini. La sua eziologia è di solito benigna e multifattoriale.
Al meteorismo è spesso associata la sensazione di gonfiore, fastidio intestinale e la condizione di stipsi, tutti sintomi anche correlati alla sindrome del colon irritabile.
Il meteorismo e/o la sensazione di gonfiore possono essere sintomi temporanei e legati ad alcuni pasti, ma anche duraturi e frequenti. Spesso diventa una condizione imbarazzante per il paziente ed è per questo che è importante parlarne con il proprio medico per comprenderne le cause.
Sebbene sia un sintomo da non sottovalutare, nella maggior parte dei casi l’eziologia è legata ad abitudini alimentari scorrette. La correzione di tali abitudini risolve nella maggior parte dei casi il sintomo.
La figura del nutrizionista è fondamentale per comprendere le cause alimentari che possono portare a questo squilibrio intestinale e per consigliare modifiche nutrizionali volte a migliorarne la sintomatologia.
Ma quali sono queste modifiche nutrizionali?
1. Masticare con calma. Tra i comportamenti più semplici da poter iniziare a seguire vi è la corretta masticazione. Vi sarà capitato, spesso per il poco tempo a disposizione, di pranzare velocemente in piedi o davanti al computer e alla sera arrivare a casa talmente affamati da divorare il piatto in poco tempo, avvertendo successivamente al pasto una sensazione di gonfiore e molta aria in pancia. Una buona digestione e assimilazione dei cibi comincia proprio con una buona masticazione. La masticazione attiva già la digestione e permette al cibo di arrivare all’intestino in pezzetti più piccoli e facilmente digeribili dagli enzimi. In questo modo sarà più facile sentirsi meno gonfi e con meno aria in pancia.
Come fare a ricordarsi di masticare più lentamente? Nel centro SMA in cui lavoro usiamo alcuni semplici trucchetti: suggeriamo di “posare la posata” tra un boccone e l’altro, riprendendola solo dopo aver terminato il boccone, oppure di provare a mangiare con la mano non dominante o ancora di utilizzare le bacchette tipiche della cucina cinese/giapponese in modo da “rallentare” la velocità con cui si tende a portare il cibo alla bocca. La quantità di cibo sarà minore rispetto al solito boccone e saremo meno propensi a produrre aria nella pancia.
2. Ridurre gli zuccheri semplici, in particolare i carboidrati a catena corta, è una delle strategie utilizzate sia per migliorare la sensazione di gonfiore sia per ridurre l’infiammazione generalizzata dell’organismo. Alcuni cibi sono più ricchi di zuccheri e possono essere sottoposti a fermentazione da parte dei batteri della flora intestinale: tra i prodotti finali della fermentazione vi è proprio il gas, ma la sua produzione varia da individuo a individuo. È stato dimostrato come alcuni tipi di zuccheri possono accentuare sintomi quali gonfiore e meteorismo proprio a seguito della fermentazione intestinale. In particolare, la dieta a basso contenuto di FODMAP (acronimo di Fermentable, Oligo-, Di-, Mono-saccharides And Polyols) è una pratica di primaria eliminazione di alcuni tipi di zuccheri che possono causare tali sintomi e una successiva reintroduzione graduale. Studi recenti ne evidenziano un ruolo importante nel ridurre i sintomi correlati alla sindrome del colon irritabile (tra cui anche la sensazione di meteorismo).
Come ridurre gli zuccheri? La riduzione di zuccheri semplici nella quotidianità non avviene solamente togliendo lo zucchero bianco. È ormai noto che lo zucchero può ritrovarsi in alimenti diversi, anche “insospettabili”, sotto varie forme e denominazioni: dolcificanti, polioli, sciroppi vari dell’industria alimentare e molti altri. L’eliminazione dello zucchero nel caffè è comunque già una buon punto di partenza, anche se purtroppo non sufficiente a ridurre la sistematicità nella assunzione di zuccheri. Iniziare a ridurre la quotidianità del gusto dolce può aiutarci a migliorare la condizione del nostro intestino e i sintomi correlati.
3. Ridurre o eliminare l’utilizzo di dolcificanti come mannitolo, maltitolo, sorbitolo, xilitolo contenuti nei chewing gum o anche in altre preparazioni industriali. Questi possono accentuare la produzione di gas e il gonfiore perché non vengono assorbiti a livello intestinale, ma vengono fermentati dai batteri. Il consumo quotidiano ed eccessivo di tali dolcificanti, può infatti incrementare il gonfiore e la flatulenza. Eliminare le gomme da masticare e i classici prodotti prodotti “sugar free” (che contengono tali dolcificanti) rappresenta uno dei consigli utili per ridurre i sintomi del meteorismo.
4. Ridurre l’infiammazione: quando l’intestino è infiammato non digerisce correttamente e la flora batterica può produrre più aria del dovuto. Quando siamo infiammati, infatti, reagiamo a qualsiasi cosa in maniera incondizionata. Ridurre l’infiammazione generalizzata attraverso la conoscenza dei gruppi alimentari che possono arrecarci più fastidio è sicuramente un’ottima strategia. Si è compreso ormai da molto tempo che “non esiste cibo contro”, ma la ripetitività nel consumo di alcuni alimenti può portare, a livello individuale, a uno stato infiammatorio generalizzato che a sua volta può contribuire a una situazione di squilibrio intestinale. L’esecuzione di test come un Recaller 2.0 è utile per individuare i gruppi alimentari che potrebbero accentuarne la condizione e attraverso la dieta di rotazione (senza quindi eliminare nulla) migliorarne la sintomatologia.
5. Usare piante carminative: erbe che alleviano il gonfiore e il meteorismo sono chiamate “carminative” e tra queste troviamo principalmente la categoria delle spezie e delle erbe da cucina. Anice, cannella, semi di finocchio e menta sono solo alcuni esempi. Alcuni studi hanno infatti mostrato come i semi di finocchio da soli o in combinazione con camomilla e melissa sono in grado di migliorare le coliche nei bambini. Aggiungerle alle pietanze che consumiamo quotidianamente, bere tisane che le contengono o inserirle nell’acqua che beviamo ogni giorno sono solo alcune delle strategie utili per migliorare il meteorismo.
E i legumi? Chi soffre di meteorismo, spesso si tiene lontano dai legumi per paura di peggiorare la situazione. Le cuticole di rivestimento dei legumi sono ricche di cellulosa che il nostro organismo non è in grado di digerire e vengono fermentate dai batteri nel colon, accentuando quindi la formazione di gas e i gonfiori. Tuttavia, i legumi sono ricchi di numerosi nutrienti per il nostro organismo ed è bene inserirli settimanalmente. Per ridurre la sensazione di meteorismo basterà lasciarli in ammollo almeno 12 ore e cambiare l’acqua un paio di volte, abbinarli ad erbe carminative di cui sopra e cuocerli ad esempio con l’alloro.
Ricordiamo inoltre che in alcune situazioni specifiche l’uso di alcuni enzimi può migliorare la digestione completa degli alimenti introdotti nell’organismo o affiancarsi a una dieta già corretta per controllare la possibile contaminazione (ad esempio gli enzimi specifici per il glutine come GluteoStop).
Per finire, una migliore gestione dello stress, l’attività fisica e la corretta idratazione sono ulteriori strategie di supporto che sicuramente vanno a migliorare la motilità intestinale determinando anche un effetto secondario sui sintomi quali gonfiore e meteorismo.
Se, nonostante gli accorgimenti alimentari e la correzione degli stili di vita, la sintomatologia persiste, sarà necessario rivolgersi al proprio medico per valutare se fare accertamenti o seguire terapie specifiche per risolvere il sintomo.