Antidepressivi: è possibile ridurli?

25 Settembre 2007
Antidepressivi: è possibile ridurli?

Buongiorno,

da circa 3 anni uso l’antidepressivo Eutimil 20 mg (una compressa al giorno), mi è stato prescritto per insonnia, stanchezza fisica e mentale. Ora, visto che sto bene, vorrei sostituire il farmaco con un prodotto naturale, o almeno cercare di ridurlo: ho sentito parlare della Rodiola… mi potrebbe aiutare?

Il medico mi ha detto che ho carenza di serotonina ma con Eutimil il mio peso continua a salire…

Attendo un Suo parere. La ringrazio.

 

Gentilissima Lettrice,

fin dall’anno 2004 un nostro articolo descriveva in maniera precisa le possibili interazioni tra assunzione di antidepressivi e aumento di peso. A questo abbiamo aggiunto nel febbraio di quest’anno un altro articolo che discute la possibilità di un incremento del rischio di fratture nei soggetti che utilizzano da molto tempo questa categoria di farmaci.

Queste indicazioni sono da tenere in considerazione quando si decide, in accordo con il proprio medico, di assumere un antidepressivo o un ansiolitico.

Con questo discorso non vogliamo demonizzare questa categoria farmaceutica che in determinate occasioni risulta indispensabile per contenere i possibili effetti di una profonda tensione psicoemotiva.

Non di rado nella nostra pratica clinica decidiamo di utilizzare questa tipologia di farmaci. Cerchiamo però di spiegare ai nostri pazienti che un eventuale supporto in questo senso deve essere visto come un salvagente per arrivare a riva sani e salvi e superare un particolare momento di tensione.

Oltre a prescrivere uno psicofarmaco, nella nostra pratica noi cerchiamo sempre di insegnare alle persone che abbiamo di fronte come mettere in moto tutti i possibili meccanismi per attingere alle proprie risorse. In questo modo superato l’iniziale momento di sconforto, è possibili quasi da subito ridurre il dosaggio di farmaci utilizzati mantendo l’equilibrio con le proprie forze.

Va ricordato che qualsiasi riduzione del dosaggio deve essere sempre confrontata con il proprio medico, perchè le eventuali interazioni con altri faramci o il progetto terapeutico di fondo potrebbe richiedere una scelta differente.

A volte sono sufficienti interventi apparentemente semplici, per attivare la produzione di antidepressivi o di stabilizzanti dell’umore endogeni.

La semplice associazione di carboidrati e proteine a tutti i pasti, iniziare la giornata con una colazione abbondante e l’abitudine a una costante attività fisica aerobica sono gli elementi fondamentali per riequilibrare la biochimica del cervello sostenendo fisiologicamente i livelli di endorfine. Questi neurotrasmettitori sono responsabili delle sensazioni piacevoli, del senso di pace e serenità che accompagna i momenti felici della vita.

Quando invece non si insegna al paziente come riscoprire le proprie risorse interiori gli antidepressivi diventano una zattera in mezzo la mare che piano piano allontana le persone dalla riva e quindi dalla possibile guarigione.

In ogni caso non è possibile interrompere da un giorno all’altro l’assunzione di un antidepressivo ma è indispensabile ridurne la dose nel corso dei mesi. Se per esempio da alcuni anni si assume una compressa tutti i giorni è possibile scendere a 3/4 di compressa per un mese, si può passare a 1/2 per un altro mese poi a 1/4 e così via…

Questa metodica deve però essere sempre confrontata con le risposte individuali alla riduzione dell’agente farmacologico. Molto spesso può capitare che per un periodo relativamente lungo sia indispensabile mantenere una residua assunzione di farmaco e solo in un secondo momento sarà possibili eliminarlo del tutto.

E’ necessario però ribadire con forza che se contemporaneamente non si fa attività fisica e non si mangia correttamente questo percorso risulta molto spesso inconcludente.

In aggiunta al cambiamento di alcune abitudini è possibile affiancare l’utilizzo di tutta una serie di prodotti naturali come eventuale filtro delle residue tensioni emotive. Tra i fitoterapici ricordiamo l’Iperico, la Rodiola ma anche l’estratto fluido di Biancospino e la Tilia tomentosa. Tra gli integratori un prodotto come Oximix 4+ (Driatec) contienete tutti i minerali utili per la loro azione detensiva mentre Amino-Relax (Solgar) integra i precursori di neurotrasmettitori importantissimi come la serotonina.