Consigli per riposare bene
I disturbi del sonno sono un ottimo “segnale di allarme” che aiuta a capire se qualcosa di fisico o di emotivo sta avvenendo nel proprio organismo.
In realtà si deve sempre capire se l’alterazione del sonno è solo temporanea (la notte prima di un esame, ad esempio) o se invece si tratta di una situazione prolungata e durevole, che suggerisce di approfondirne le cause.
Esistono numerose possibilità di aiuto per affrontare in modo naturale i più comuni disturbi del sonno senza escludere, ovviamente, anche l’uso di farmaci specifici, ricordando che la scelta di utilizzare per un tempo prolungato un prodotto che aiuti il sonno può anche essere una scelta corretta, ma solo se l’impiego del sonnifero si integra in un progetto complessivo.
Ad esempio molte persone ritengono di avere bisogno di un farmaco “sedativo dell’ansia notturna” quando ad una valutazione approfondita emerge che l’insonnia dipende da una deflessione del tono dell’umore e sorprendentemente quello che serve è un prodotto che aumenti la serotonina durante il giorno e arrivi a favorire poi un sonno naturale. In questo senso anche l’incontro con uno/una psicoterapista può consentire di capire eventuali cause psicologiche sottostanti, frequentemente risolvibili in tempi anche brevi.
Una moderata attività fisica durante la giornata aiuta ad arrivare a sera piacevolmente stanchi e favorisce senza dubbio il sonno. Diversamente un’attività troppo intensa in ore serali rischia di diventare troppo stimolante e non è consigliabile per le persone che soffrono di insonnia. Questo non significa però che una passeggiata serale (magari in ottima compagnia) non possa conciliare il sonno: è ormai ben noto che una modica attività fisica, come una camminata di buon passo di una ventina di minuti, permette il rilascio a livello encefalico di endorfine che sono il neurotrasmettitore delle sensazioni di serenità e benessere. Questo permette di lasciarsi alle spalle le tensioni della giornata e aiuta senza dubbio a conciliare il sonno.
Mantenere un controllo delle tensioni durante la giornata, consente di arrivare alla sera più propensi al riposo. Spesso dico che talvolta è più utile prendere un piccolo dosaggio di sostanze rilassanti distribuite durante il giorno che una “botta” serale dove si cerca un “megadosaggio” per abbattere le tensioni. Vale sia per i farmaci classici che per gli altri prodotti.
Tra le sostanze vegetali che ho maggiormente utilizzato nella mia pratica clinica cito gli estratti di Rhodiola rosea, di Griffonia e di Biancospino, mentre in quasi tutti i casi ho supportato l’effetto di riequilibrio con l’impiego dell’inositolo, che proprio perché lavora sulla gestione dell’energia, interviene naturalmente nella gestione dell’ansia e a sostegno dell’umore.
Una miscela di minerali appropriati è quella contenuta in Oximix 4+ Relax. Fornire all’organismo i minerali necessari per regolare le funzioni del sonno è come oliare un meccanismo che finalmente riprende a funzionare.
Ma in modo particolare voglio segnalare alcuni piccoli trucchi che possono aiutare a dormire meglio:
- Evitare accuratamente di addormentarsi davanti alla televisione sul divano. In quel caso si attivano tutti i meccanismi del sonno, che subito dopo il risveglio improvviso, magari dopo una mezz’ora di dormita, non si riescono più ad attivare. Quando si capisce che arriva il sonno, si spenga la TV e si vada a letto.
- Allontanare dal comodino telefoni o smartphone che possano essere “consultati” di notte, anche solo per guardare l’ora. Nello stesso modo devono sparire dalla visibilità eventuali proiettori di ora sul soffitto. Gran parte delle persone che si svegliano “sempre” alle 03:37 (o a qualsiasi altra ora sempre identica) devono questa abitudine ad un riflesso condizionato inconsapevole. Impedirsi di avere l’orario a disposizione è spesso risolutivo.
- Mantenere una cena leggera. Un pasto serale abbondante può dare sonnolenza immediata ma poi facilmente riattiva il risveglio dopo poche ore. Non è casuale che uno dei rimedi popolari più usati, la Camomilla, sia in realtà una pianta a forte azione digestiva.
Una piccola anomalia degna di nota. Mentre molte persone sentono il tè o il caffè come dei profondi nemici del sonno, per alcune persone con pressione molto bassa, un caffè tardo pomeridiano o serale aiuta invece a riposare meglio. In genere si tratta di persone che dicono “ero talmente stanco da non riuscire a dormire”. In quel caso il caffè può addirittura giovare e sicuramente il supporto dell’inositolo non deve mancare.
Negli ultimi anni, la comprensione della relazione tra stato emotivo e glicazione ci ha portato a studiare sempre le caratteristiche individuali di assunzione degli zuccheri (Glyco Test) e a personalizzarne l’assunzione in relazione ai risultati.