Alimentazione e stress: l’importanza di ridurre gli zuccheri semplici

Lo stress è una risposta fisiologica del nostro organismo a situazioni percepite come impegnative o minacciose.
Quando siamo sotto stress, il corpo rilascia ormoni come il cortisolo e l’adrenalina, che preparano l’organismo a reagire. Se da un lato questa risposta è utile nel breve termine, quando lo stress diventa cronico può portare a sintomi come affaticamento, irritabilità, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e persino problemi digestivi.
L’alimentazione gioca un ruolo chiave nella gestione dello stress, influenzando direttamente i livelli di energia, la regolazione ormonale e l’equilibrio del sistema nervoso.
In particolare, gli zuccheri semplici, presenti in dolci, bevande zuccherate e prodotti industriali, possono avere un impatto negativo.
Quando consumiamo zuccheri semplici, il nostro corpo subisce un rapido incremento della glicemia, seguito da un calo altrettanto rapido. Questo effetto altalenante può amplificare i sintomi dello stress, causando sbalzi d’umore, maggiore irritabilità e un aumento del senso di fatica.
Inoltre, un consumo eccessivo di zuccheri stimola il rilascio di cortisolo, l’ormone dello stress, creando un circolo vizioso in cui lo stress porta a desiderare cibi zuccherati, che a loro volta peggiorano la capacità di gestire lo stress.
Per contrastare questo effetto, è fondamentale adottare un’alimentazione equilibrata, riducendo gli zuccheri semplici e privilegiando cibi ricchi di fibre, proteine e grassi sani, che aiutano a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e favoriscono una maggiore stabilità emotiva e mentale.
Scegliere carboidrati integrali e carboidrati a basso impatto glicemico (leguminose, frutta e verdura cruda o cotta) e accompagnare sempre i carboidrati a una quota di proteine (carne, pesce, uova, semi oleosi, formaggio, proteine in polvere) è essenziale per supportare il corpo nella gestione dello stress.
Per motivi simili di controllo glicemico è essenziale sfruttare al meglio la propria prima colazione: la prima colazione è un momento cardine per il benessere e anche per il controllo del metabolismo degli zuccheri.
Inoltre, l’assunzione di micronutrienti essenziali come il magnesio, presenti in alimenti come semi di zucca, mandorle e verdure a foglia verde, può contribuire a ridurre la tensione muscolare e favorire il rilassamento.
Lo zucchero, tuttavia, non va eliminato.
Eliminare completamente lo zucchero dalla propria alimentazione può portare ad una sensazione di privazione, che a sua volta può determinare comportamenti disfunzionali, come le abbuffate.
A tal proposito è possibile personalizzare le proprie scelte alimentari e conoscere la giusta quantità di zuccheri che ognuno di noi può utilizzare attraverso l’esecuzione di test come il Glyco test.
Il mio consiglio è di imparare a mangiare più sano tutti i giorni, riducendo gradualmente lo zucchero nella quotidianità, in modo da abituarsi a sapori sempre meno dolci ed apprezzare così i sapori autentici e naturali di molti alimenti.
In conclusione, di certo non sarà una coccola dolce occasionale ad alterare umore e gestione glicemica, purché nell’ambito di un’alimentazione quotidianamente bilanciata e associata alla presenza di una costante attività fisica.