I trucchi per gestire lo stress da rientro
Ci troviamo di fronte ad almeno quattro categorie di persone: quelli che hanno passato delle buone vacanze e sono terrorizzati all’idea del rientro, quelli che non hanno passato delle buone vacanze e sono terrorizzati all’idea di dover aspettare così tanto fino alle successive, quelli che sono rientrati gioiosi e beati dalle loro vacanze e hanno ricominciato a lavorare con la serenità nelle membra e sul volto e continuano nel loro percorso alla meraviglia, quelli che sono rientrati sereni e beati e si sono ammalati.
Sarebbe bello che ciascuno potesse porsi nel terzo gruppo; poiché tuttavia le probabilità che sia davvero così sono molto scarse, può per tutti essere utile una piccola panoramica di trucchi per rientrare al meglio e anzi sfruttare questo minimo di eventuale angoscia per ripartire in maniera ancora più organizzata e positiva.
Per chi si sia ammalato una volta rientrato in casa, si ricordi la possibilità di una ipersensibilità agli acari (che sono stati benissimo al chiuso nel caldo della città, durante il periodo estivo), eventualmente accertabile e/o trattabile, anche in maniera indiretta attraverso la riduzione dell’infiammazione da cibo di ciascuno.
Per coloro il cui principale problema è l’ansia è poi bene ricordare il profondo legame esistente tra infiammazione (da cibo ma non solo) e stato emozionale. Elementi quali buone abitudini di vita (allenamento quotidiano o trisettimanale, dire addio per sempre al fumo di sigaretta) e buona alimentazione (sia nella scelta dei nutrienti che nell’organizzazione dei pasti) possono essere strettamente correlati alla propria reattività individuale (attacchi di rabbia o di angoscia), quanto al proprio benessere psichico e non solo fisico.
Il ritorno dalle ferie potrebbe essere un buon momento per ricominciare in modo diverso. Settembre è ad esempio uno dei momenti migliori per iscriversi ad un corso sportivo che sia di vostro gradimento: se ne trovano tra i più svariati, tra danza, yoga, nuoto, e addirittura triathlon o corsa.
Porsi un obbiettivo è uno dei metodi più semplici per guardare oltre il rientro che diventa da muro a passaggio. Ci si ponga dunque degli obbiettivi concreti e ben raggiungibili: la perdita di due punti di massa grassa entro l’inverno, l’aumento della circonferenza del braccio (per l’uomo), la diminuzione della circonferenza del fianco (per la donna), l’arrivare a correre 20 minuti tutti di seguito o a fare 12 chilometri in un’ora.
Gli obiettivi possono essere differenti per ciascuno e modulati rispetto alle proprie caratteristiche personali, di allenamento preesistente o di desiderio. Un grande supporto in questo senso possono essere trovati tra le applicazioni scaricabili sul proprio smartphone, in grado di calcolare i percorsi fatti e registrare i miglioramenti progressivi, oppure decidendo di farsi seguire da una specialista della nutrizione o da una nutrizionista adeguatamente preparata.
La decisione di cambiare viene comunque dall’interno, e parte dal desiderio del soggetto primo di cominciare o ricominciare a stare meglio.
Elementi facili quali imparare a muoversi, ad abbinare carboidrati e proteine, a fare una buona prima colazione possono essere la formula trainante per riportare a galla il desiderio di vita, di lavoro, di innovazione e cambiamento. In questo senso, il ritorno dalle vacanze riesce ad essere alla stessa portata di un inizio nuovo.
Si ricordano infine i trucchi proposti dalla counselor di Eurosalus, Francesca Speciani, rispetto all’attesa delle vacanze stesse e che valgono molto bene anche per il rientro, e quelli dell’Università di Granada che ha stilato cinque elementi importanti da mettere in atto per ridurre al minimo l’impatto tra lavoro e vacanza.