Come posso gestire le emozioni?
Spesso desideriamo avere il controllo sulle nostre emozioni, come se con una bacchetta magica potessimo far sì che non ci travolgano.
Per esempio, vi è mai capitato di essere talmente arrabbiati al punto che vi sentite come scoppiare o che avete bisogno di sfogarvi? È mai successo che vi sentiate in balia dell’ansia?
La verità è che non è possibile diventare impermeabili alle emozioni, ma possiamo imparare a vivere una vita che ci soddisfa anche se proviamo emozioni che non ci piacciono.
Vediamo come.
Le nostre emozioni sono sempre legate ai nostri comportamenti: le emozioni causano comportamenti, e i comportamenti causano emozioni. Si crea quindi come un circolo vizioso in cui le emozioni alimentano loro stesse tramite i comportamenti (Linehan, & Swenson, 2007).
Facciamo un esempio: quando mi sento triste tendo ad abbuffarmi di cibo; più mi abbuffo e più tendo a sentirmi triste e in colpa… e sentendomi triste e in colpa tendo a consolarmi con dell’altro cibo… e così via…
In genere, il risultato è che ci sentiamo come travolti e desideriamo gestire e controllare ciò che proviamo.
Il modo di invertire questo circolo vizioso esiste e parte proprio dal nostro comportamento. Non possiamo cambiare in modo diretto le nostre emozioni, ma cambiando il modo in cui agiamo possiamo sentirci meno travolti e trasformare un sentimento non tanto bello in uno decisamente più piacevole.
Vediamo insieme qualche esempio.
Quando mi sento triste posso scegliere di trascorrere il tempo in buona compagnia o posso telefonare ad un amico… così facendo mi sentirò forse un po’ meno triste, e, di conseguenza, tenderò a cercare ancora il supporto degli altri… e così via. Il circolo vizioso è diventato virtuoso e il senso di tristezza sta diventando qualcosa di molto più bello.
O ancora, quando sono agitato per un esame universitario potrei essere portato ad agire in automatico (es. fumare sigarette, studiare compulsivamente…), ma queste azioni non mi aiutano a sentirmi più sereno e a preparare l’esame e spesso sono controproducenti, aumentando l’ansia e riducendo la concentrazione. In questi casi, fare una piccola pausa e organizzare lo studio in modo che l’attenzione sia alternata da momenti di stacco, oppure studiare con dei compagni o in un luogo che mi aiuti a sentirmi rilassato può aiutare a far emergere emozioni positive che mi permettano di avvicinarmi ai miei obiettivi in modo più sereno ed efficace.
Trasformare le nostre emozioni è possibile attraverso le nostre azioni e si tratta di uno degli strumenti più utilizzati nel campo della Terapia Cognitivo Comportamentale.
Certo, qualche volta è più facile a dirsi che a farsi, soprattutto quando da tempo ci sentiamo “incastrati” nella nostra vita o nelle nostre emozioni. Ma si può fare… e in questi casi il supporto di uno psicoterapeuta che guidi in modo personalizzato e sereno in questo percorso è una risorsa fondamentale.
Bibliografia
- Linehan M. & Swenson J. (2007). Opposite action: Changing emotions you want to change. Behavioral Tech, LLC.
- Linehan M.M., Bohus M. & Lynch T.R. (2007). Dialectical behavior therapy for pervasive emotion dysregulation. Handbook of emotion regulation, 1, 581-605.