Zuccheri e allergie: un legame da non sottovalutare
Le allergie sono una reazione eccessiva del sistema immunitario a sostanze che normalmente non causano problemi nella maggior parte delle persone.
Diversi studi hanno suggerito che l’alimentazione, in particolare il consumo eccessivo di zuccheri, può influenzare l’innesco e la gravità delle reazioni allergiche o determinare reazioni simil-allergiche senza apparente causa.
Il ruolo degli zuccheri nell’innesco delle allergie
Un consumo elevato di zuccheri semplici e carboidrati raffinati può alterare il sistema immunitario e aumentare l’infiammazione nel corpo.
Questo processo infiammatorio può rendere il sistema immunitario più reattivo, aumentando la probabilità di sviluppare allergie o esacerbando reazioni allergiche esistenti.
Inoltre, gli zuccheri possono contribuire all’aumento dei livelli di insulina, che a sua volta può influire negativamente sul sistema immunitario generando infiammazione.
L’indagine e la misurazione di biomarcatori innovativi presenti nel PerMè test possono sicuramente rappresentare la prima strategia per individuare il protocollo nutrizionale personalizzato più adatto e mirato alla riduzione delle risposte infiammatorie.
Consigli per ridurre l’assunzione di zuccheri
Conoscere e imparare a valutare la quantità di zuccheri presenti in maniera più o meno evidente nei cibi e fare scelte alimentari consapevoli è fondamentale.
Qui di seguito alcune indicazioni per capire se in un prodotto ci sono zuccheri in eccesso, “invisibili” o elencati in modo poco riconoscibile.
- Controllare sempre la lista degli ingredienti. Gli zuccheri possono essere presenti in etichetta sotto diversi nomi, come zucchero invertito, destrosio, saccarosio, fruttosio, glucosio, miele, sciroppo d’agave, sciroppo di glucosio e fruttosio e molti altri. È bene familiarizzare con questi termini per identificarli facilmente.
- Verificare sempre la quantità di zuccheri totali. Le etichette degli alimenti mostrano la quantità totale di zuccheri per porzione, includendo sia gli zuccheri naturalmente presenti che quelli aggiunti. Capire in che quantità questi zuccheri sono presenti in un alimento può aiutarci a fare scelte più consapevoli.
- Limitare le bevande zuccherate. Succhi di frutta, bevande energetiche o sportive e bibite gassate possono contenere grandi quantità di zuccheri aggiunti. Per mantenere un consumo di zuccheri più equilibrato meglio bere acqua, tè o tisane non zuccherate.
Ricordiamo che l’obiettivo non è l’eliminazione completa degli zuccheri, ma evitare il loro eccesso in relazione alle proprie caratteristiche metaboliche, infiammatorie e genetiche.
La misurazione di marcatori come albumina glicata e metilgliossale permette di conoscere queste caratteristiche e definire un protocollo nutrizionale personalizzato volto al controllo ottimale degli zuccheri in relazione alla propria capacità di metabolizzarli.
Questo permette di mantenere un rapporto con il cibo sano e di potersi concedere qualche golosità quando il palato ha bisogno di consolazione, nel rispetto individuale della propria capacità di metabolizzare zuccheri e sostanze analoghe.
La consapevolezza della quantità di zuccheri che si consumano è essenziale non solo per la salute generale, ma ancor più per prevenire e modulare contesti allergici.
Fare scelte alimentari informate e ridurre l’assunzione di zuccheri può contribuire a mantenere un sistema immunitario equilibrato e ridurre il rischio di reazioni allergiche severe.