Antiossidanti in prima linea: Mirtilli, Maqui e Mais rosso contro l’infiammazione
Oggi si è in grado di capire sempre meglio l’origine dell’infiammazione e di misurarne la sua espressione.
Citochine come BAFF e PAF saranno presto misurabili dal pubblico anche in Italia (come già in Gran Bretagna e Spagna) e consentiranno di fornire a chiunque una visione più completa della propria condizione infiammatoria.
A fronte di questa miglior conoscenza diventa sempre più precisa l’offerta terapeutica, non solo di farmaci, ma anche di nutraceutici naturali di cui viene precisata oggi l’azione specifica su determinate citochine infiammatorie.
Si scoprono azioni rilevanti della Quercetina, in grado di inibire e modulare alcune vie di attivazione infiammatoria e si confermano le azioni potenti di polifenoli naturali, come quelli del cacao, che possono contrastare i markers specifici delle malattie cardiovascolari (Nasiruddin K et al, Nutrients 2014, 6(2), 844-880; doi:10.3390/nu6020844).
Il gruppo dei polifenoli comprende i flavonoidi (flavoni e antocianine, tipiche di Maqui e Mirtilli, sono in questo gruppo), gli acidi fenolici (tra cui l’acido salicilico e l’acido gallico), gli stilbeni (di cui fa parte il resveratrolo) e i lignani (presenti in cavoli e broccoli).
Si tratta di un tema di notevole attualità e interesse che stimola un rilevante confronto scientifico internazionale.
Infatti, in relazione ai processi infiammatori e alle modalità di controllo dell’infiammazione nella vita quotidiana e nello sport, si terrà a Milano, venerdì 14 e sabato 15 marzo, il congresso (in lingua inglese) “Anti-inflammation, Quality of life and Sports in Nutrition” cui parteciperò come relatore nella mattinata di venerdì.
Tornando alle amate ed efficaci sostanze naturali, che vengano dall’uva, dalla propoli, dal Mais rosso (dotato di importanti azioni di stimolo allo scioglimento del grasso) o dai frutti di bosco (Maqui o Mirtilli che siano), si scoprono quasi ogni giorno nuovi polifenoli in grado di inibire il rilascio di mediatori infiammatori dai leucociti e di ridurre, in modelli sperimentali, le reazioni artritiche (Mossalayi MD et al, Phytomedicine. 2013 Sep 19. pii: S0944-7113(13)00318-8. doi: 10.1016/j.phymed.2013.08.015. [Epub ahead of print]).
Nella nostra pratica clinica sappiamo perfettamente che l’uso di alcuni prodotti naturali come quelli indicati supporta la cura delle diverse forme di artrite come di altre malattie croniche, tanto da proporli da molti anni nei percorsi terapeutici specifici che seguiamo in SMA.
L’azione dei polifenoli è comunque un’azione generale, di cui oggi arriviamo a conoscere bene il percorso.
Lo statunitense Chu ha recentemente pubblicato su Inflammation and Allergy Drug Targets un articolo in cui descrive le diverse azioni di queste potenti molecole (Chu AJ, Inflamm Allergy Drug Targets. 2014 Feb;13(1):34-64), definendo una loro azione di controllo anche dei Toll Like Receptors (TLR); questo significa che queste sostanze agiscono anche sulla modulazione dell’immunità innata.
Da questo deriva una inattivazione di NF-kB (Fattore Nucleare al centro di tutte le azioni che generano resistenza insulinica) e una riduzione di tutta la produzione di mediatori proinfiammatori.
I polifenoli sono quindi gli elementi attivi di una risoluzione dell’infiammazione e di una modulazione dei processi proinfiammatori. Utilità da sfruttare per il futuro sia per la terapia e la cura che per la prevenzione di molte malattie oggi diffuse.
In fondo una tazza di mirtilli, un estratto di Maqui o un concentrato di Mais rosso possono funzionare anche meglio di alcuni noti farmaci antinfiammatori. In modo naturale e soprattutto colorato…