Essere felici per guadagnare di più
Generalmente si dice che i soldi non comprino la felicità; tuttavia, a quanto pare, potrebbe ben essere vero il contrario. Uno studio condotto presso l’Università di Princeton e pubblicato su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences), mostra quanto chi si definiva più felice e soddisfatto all’età di 16, 18 e anche 22 anni, all’età di 29 avesse un reddito decisamente più alto di chi nelle stesse condizioni socio-culturali di partenza si fosse definito meno soddisfatto.
Non è scontato che su una scala di soddisfazione da uno a cinque, la differenza di un solo punto sulla carta, faccia ben 2.000 dollari di entrata mensile in più o in meno pochi anni a seguire.
Dal punto di vista fisiologico e biochimico, lo stress e l’ansia attivano il cosiddetto sistema ortosimpatico che regola la reazione definita tipicamente di “fuggi-combatti”: In parole povere l’organismo si mette in “assetto da guerra”, il che fa sì che l’attenzione momentanea sia accesa ma, ad esempio, che non funzioni bene la memoria a lungo termine e il ragionamento sia meno semplice.
Uno stato d’animo fondamentalmente sereno permette di gestire meglio le circostanze nel lungo termine e di trovare soluzioni funzionali alle necessità. Vivere in maniera felice inoltre predispone generalmente al fatto di riuscire nelle relazioni interpersonali, il che non risulterà di poco conto nel momento in cui un datore di lavoro dovesse decidere chi mantenere al proprio posto o a chi proporre più volentieri una promozione, oppure al momento di una assunzione o di una selezione del personale.
Chi è felice tende ad essere, oltre che meno infiammato e quindi più sano (con meno giorni di malattia), anche maggiormente ottimista e presumibilmente resiliente (eventualmente anche grazie al superamento di stress preesistenti). Ciò permetterà inoltre una più ampia predisposizione al fatto di rialzarsi a seguito di un fallimento, e di adattarsi ad eventuali condizioni di necessità.
La domanda ora è: come essere più felici? L’alimentazione ha il suo ruolo e, ad esempio, ridurre i grassi idrogenati tipici delle merendine e gli zuccheri semplici a rapido assorbimento, prediligendo invece cereali integrali abbinati a proteine, si è rivelato efficace nel controllo e nel miglioramento dello stato umorale. Ruolo simile è stato dato all’attività fisica, che liberando endorfine tende a produrre sensazioni positive, e al fatto di fare una buona prima colazione, che si è rivelata efficace nel ridurre e controllare i livelli di stress. Altresì utile, in termini pratici, può rivelarsi la scelta di quindici minuti al giorno di meditazione o postura yogica.
Ciascuno di questi elementi può fare la sua piccola o grande differenza all’interno dello stato emotivo di ciascuno, e da qualche parte è utile cominciare, tanto più se a fare da stimolo c’è un momento di crisi economica da cui uscire.