Acne, nutrizione e stile di vita
L’acne è una condizione estremamente diffusa che colpisce preferenzialmente gli adolescenti, ma che può interessare anche altri momenti della vita.
Punti neri, papule, pustole, punti bianchi e cisti sono le lesioni tipiche e la loro comparsa ha concause di tipo ormonale, infiammatorio e metabolico.
Per questo, stile di vita e nutrizione acquisiscono sempre più spazio nel trattamento di questo disturbo, accanto agli antibiotici e ai retinici che sono i farmaci più utilizzati.
Cosa fare
Chiedere il parere di un medico è la prima cosa da fare.
L’acne è un problema che non solo fa da lampadina di allarme per una possibile situazione infiammatoria o di alterazione metabolica sottostante, ma coinvolge anche in maniera spesso importante la sfera sociale ed emotiva dell’individuo.
Modulare le cause sottostanti e affrontare con attenzione la possibile componente emotiva legata all’acne può essere davvero utile per il benessere e la salute di chi ne è affetto.
La seconda cosa importante da fare è sicuramente migliorare le proprie abitudini di benessere.
Limitare i carboidrati semplici a rapido assorbimento e scegliere fonti di carboidrati a basso impatto glicemico, abbinandole sempre alla giusta quantità di proteine è un primo step.
L’uso di una prima colazione adeguata e della giusta attività fisica (le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandano almeno 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana) sono elementi altrettanto utili alla modulazione della resistenza insulinica che è tra gli elementi che fanno probabilmente da base allo sviluppo della malattia.
Il controllo dell’infiammazione generalizzata è un altro elemento utile: scegliere di iniziare una dieta di rotazione basata sul proprio profilo alimentare personale riduce i livelli infiammatori rieducando alla tolleranza immunologica e può avere un ruolo importante nella modulazione delle lesioni.
È inoltre da ricordare che il fumo ha in genere un’azione peggiorativa sui sintomi dell’acne: smettere di fumare, anche per questo, è un’ottima idea.
Altri suggerimenti
L’utilizzo di integratori a base di zinco gluconato e di probiotici contenenti Lactobacillus rhamnosus può essere di supporto nel controllo terapeutico.
Un approccio integrato come quello descritto è fornito ad esempio dal Centro Medico SMA di Milano dove l’attenzione alla componente nutrizionale e relativa allo stile di vita assume il primo piano.