Abituarci al nucleare?
Per qualche giorno Fukushima è stata allontananta dalle coscienze cercando di fare scivolare i titoli nelle ultime pagine dei giornali e rimuvoendola dalle home page dei siti.
Fino a questa notte quando il livello dell’incidente nucleare è stato portato al livello 7, il massimo esistente, alla pari di Chernobyl. Con un livello di emissioni nettamente minore, ma con emissioni da fusione nucleare continue e persistenti.
Il Giappone insomma non riesce a fermare la fusione nulceare in corso. Meno gravità immediata certo, ma continue emissioni ambientali di radiazioni.
Va fatto quello che abbiamo continuato a dire in questi giorni, tenendo desta l’attenzione alla evoluzione dei fatti. Proseguire gli antiossidanti e tenere lo ioduro di potassio a disposizione senza per ora assumerlo sono le armni a disposizione di tutti.
A volte sembra che allontanando dalla coscienza la realtà di un evento questo scompaia dalla realtà. Avviene per i bambini piccoli: un oggetto che scompare dietro una parete non fa più arte del loro mondo. Ma per il nucleare non è così.
Facciamo finta di dimenticarcene, perché è duro ammettere di essersi fatti del male con le proprie mani, per ritrovare scorie e radionuclidi davanti a casa senza quasi essersene accorti.
Il dramma del Giappone è un dramma vero e continuo e se oggi noi che siamo a oltre 10000 chilometri di distanza siamo più fortunati dei giapponesi, in realtà avremo una situazione in cui il livello di radioattività ambientale mondiale continuerà a crescere. Sperando che non superi improvvisamente un livello di guardia.
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Per ora ribadiamo, NON serve assumere ioduro di potassio, mentre è utile proseguire con un supporto antiossidante di fondo che aiuti l’organsmo a difendersi.