A scuola con il jetlag: esami a rischio dormendo poco
Durante l’anno scolastico e soprattutto in questo periodo di esami, bisognerebbe sempre tenere presente quanto è emerso da una recentissima ricerca statunitense: gli studenti che durante il week end vanno a dormire più tardi, svegliandosi nella tarda mattinata, rischiano di avere scarsi risultati a scuola durante la settimana.
La ricerca, presentata nel corso di SLEEP 2007, incontro annuale degli esperti del sonno, prova che durante il fine settimana si rischia di modificare il ritmo circadiano al punto da mettere a rischio la concentrazione e il rendimento nei giorni successivi.
«Quando i ragazzi stanno svegli fino a molto tardi, finiscono con il “resettare” il loro orologio biologico» spiega la dottoressa Stehanie J. Crowley della Brown University, responsabile dello studio «al punto che il cervello resta “programmato” nello stesso modo anche il lunedì. Il risultato è che, nei primi giorni della settimana, gli studenti si sentono male e non riescono a impegnarsi nelle materie scolastiche o negli esami. È come se avessero un jetlag. Anche se non hanno preso l’aereo».
Come aiutarli? Gli stessi ricercatori propongono un decalogo da seguire alla lettera prima di un esame o di un compito importante:
1) Dormite una notte intera, in modo regolare.
2) Se non siete addormentati dopo 20 minuti, alzatevi dal letto e fate qualcosa di rilassante fino a che non vi sentite stanchi e desiderosi di tornare a dormire.
3) Svegliatevi alla stessa ora delle altre mattine.
4) Evitate di fare il riposino nel pomeriggio.
5) A letto evitate di: leggere, scrivere, guardare la tv, parlare al telefono o giocare a carte.
6) Non bevete caffè dopo pranzo.
7) Non andate a letto affamati, ma nemmeno troppo sazi.
8) Evitate ogni esercizio fisico troppo impegnativo, prima di andare a letto.
9) Cercate di liberare la mente dalle cose che vi fanno preoccupare.
10) Fate in modo che la vostra stanza sia tranquilla, buia e fresca.
Tutti consigli di buon senso che avrebbe dato anche la nostra nonna e che valgono, piaccia o no, anche per gli adulti. Studenti avvisati…