Rallenta e nutriti consapevolmente
Dopo due lunghi anni di pandemia dove la maggior parte delle persone è stata costretta a rallentare, i ritmi stanno per fortuna ritrovando una nuova normalità.
Il rischio, però, è quello di tornare a rincorrere il tempo e di dover correre da una parte all’altra per far fronte agli innumerevoli impegni della giornata. Molto spesso questo si accompagna a un peggioramento della propria qualità di vita, con ritmi disordinati, meno cura nella scelta e nella preparazione del cibo, poco tempo per l’esercizio fisico e di conseguenza la tendenza all’incremento del tessuto adiposo e del grasso addominale.
Talvolta la vita sociale prende il sopravvento sulle proprie fisiologiche esigenze e si “smangiucchia” quel che capita dove capita. Si saltano i pasti principali o si passa al fast food per un panino di dubbia qualità e, poiché si ha sempre la sensazione di “non avere abbastanza tempo”, l’aperitivo a base di patatine, vino e arachidi da occasionale diventa un appuntamento pressoché quotidiano.
Ecco, chi si rivede in questa descrizione forse è il caso che si chieda: “Mi sto nutrendo con amore?” “Sto dando al corpo il giusto carburante e la giusta gentilezza per affrontare i diversi impegni della giornata?”
Mangiare significa “placare il senso di fame” ma il modo in cui lo si fa determinerà se si avranno le giuste energie per affrontare la giornata e gli impegni o se si cadrà sonnolenti e in preda all'”apatia” sul divano.
Nello studio SMA in cui lavoro cerco con le mie pazienti anche di soffermarmi su questi concetti proprio perché oggi si assiste ad una iperalimentazione e ad una contemporanea iponutrizione. Oppure proprio per rincorrere modelli di corporeità non reali, ma manipolati dai social si seguono regimi alimentari troppo restrittivi “affamando” sia il corpo sia l’anima.
Trovare il giusto tempo per cucinare e ritagliarsi alcuni momenti della giornata per masticare lentamente e assaporare il pasto fa parte di una attenzione e cura per sé stessi più ampia del semplice “desiderio di tornare in forma” e rappresenta un elemento importante che può fare la differenza in un percorso verso la conquista del benessere.
È dunque importante prendersi il giusto tempo per fare la spesa e nel mio lavoro una parte importante consiste anche nell’aiutare le persone a trovare i prodotti più adatti per conciliare una alimentazione di qualità con il tempo a disposizione. È sufficiente imparare a leggere le etichette per scegliere ad esempio dei cereali per la prima colazione sani oppure delle verdure anche surgelate ma con pochissimi ingredienti o delle zuppe, anche già pronte, ma ben fatte.
Una corretta educazione alimentare dovrebbe essere parte dei programmi scolastici e entrare all’interno di ogni famiglia perché permette ad ognuno di fare quotidianamente scelte consapevoli, di scegliere con gioia il nutrimento più adatto e personalizzato e aiuta a prendersi cura e amare se stessi ogni giorno un po’ di più.
Nell’ottica di un approccio integrato che guidi nel percorso verso una alimentazione più consapevole è spesso utile anche il supporto psicologico di professionisti che aiutano la persona a prendere consapevolezza di alcune cattive abitudini reiterate, delle consolazioni emotive, dei motivi che stanno alla base di autorestrizioni o eccessi alimentari che possono “autosabotare” la conquista verso un benessere a 360°.