Sushi sano? Ecco come!
Il sushi negli ultimi dieci anni ha avuto una diffusione enorme su tutto il territorio nazionale.
Si tende a pensare al sushi come ad un alimento tendenzialmente “sano e povero di grassi” costituito da pochi ingredienti, in primis riso e pesce crudo ma, come sempre, la qualità dipende da ciò che ordiniamo e dal tipo di scelta che facciamo.
La maggior parte del sushi venduto è stato “rivisitato” e “adattato” ai gusti locali. Spesso viene arricchito da salse molto salate (es. salsa di soia), topping più complessi e molte volte il pesce all’interno dei “rolls” è pesce fritto.
È inoltre diventata di moda la formula al ristorante “all you can eat” che purtroppo sacrifica la qualità degli alimenti per la quantità e rende questo tipo di ristorazione molto poco sostenibile, incoraggiando il rifornimento di pesce non pescato e incentivando gli sprechi alimentari.
Altra cosa importante da sapere è che il riso alla base del sushi è riso bianco raffinato a cui viene aggiunto aceto di riso (che conferisce il sapore e la proprietà al riso di diventare “colloso”), dello zucchero e del sale (che bilanciano l’acidità dell’aceto) incrementando il suo, già di per sé alto, indice glicemico. Otto pezzi di sushi contengono in media 10 g di zucchero (pari a due bustine), è intuibile che aumentando i pezzi di sushi che si mangiano anche lo zucchero che si ingerisce in un solo pasto aumenta esponenzialmente, incrementando e facilitando l’ormai nota “dipendenza da zucchero”.
Andare al sushi “all you can eat” tutte le settimane potrebbe essere paragonabile ad andare settimanalmente ad un matrimonio, perché il quantitativo di cibo che ci si sente “autorizzati” a mangiare potrebbe essere davvero troppo. Così come i matrimoni sono generalmente un paio all’anno, anche andare al sushi “per mangiare tanto” dovrebbe essere considerato un evento pressoché sporadico.
Tuttavia è possibile invece andare al sushi settimanalmente facendo scelte alimentari più consapevoli che ci permettono di godere delle proprietà benefiche del pesce crudo (ricco di omega 3 dalle ben note proprietà antinfiammatorie) limitando invece gli eccessi.
È possibile ad esempio ordinare il sashimi (che consiste principalmente in un piatto di carpaccio di pesce crudo) che non contiene salse né riso bianco, accompagnato da una bella insalata mista e limitando l’utilizzo della salsa di soia.
Inoltre, in diversi ristoranti è ormai possibile ordinare del sushi a base di riso integrale o di riso venere, che contiene molta più fibra essenziale per rallentare l’assorbimento di tutti gli zuccheri.
È possibile anche chiedere del riso integrale a parte, in accompagnamento al vostro sashimi, e all’insalata arricchita da semi di sesamo e da qualche alga per un piatto veramente bilanciato e sano.
In genere nei ristoranti dove fanno il sushi si può trovare anche il tofu, gli edamame e diversi tipi di verdure cotte al vapore che possono essere un’alternativa vegetariana per chi vuole uscire con gli amici ma il pesce crudo non lo mangia e per fare il pieno di proteine vegetali.
È bene invece evitare le fritture e le bevande zuccherate, occasionalmente ci si potrebbe concedere un calice di vino di buona qualità, ma soprattutto è importante stare a tavola con chi si ama. La compagnia giusta fornisce al cibo quel pizzico di amore in più tale da renderlo sano e gustoso.