Influenza, malattie invernali e COVID per l’inverno 2025. La prevenzione deve essere personalizzata

8 Ottobre 2024
Influenza, malattie invernali e COVID per l'inverno 2025. La prevenzione deve essere personalizzata

Con la pandemia il mondo ha riposizionato le proprie nicchie di batteri e di virus e questi ha iniziato a provocare cambiamenti nella presentazione delle malattie infettive e delle malattie da raffredamento.

Sono variazioni che vanno seguite con la giusta cautela mirando ad una azione sistemica piuttosto che alla azione specifica sul singolo virus.

Quest’anno, infatti, sarà necessario, più ancora degli anni scorsi, affrontare autunno e inverno con una prevenzione decisamente personalizzata delle malattie invernali.

Rispetto alle indicazioni che ogni fine estate Eurosalus fornisce a tutti i suoi lettori (le stesse che suggeriamo ai pazienti del centro SMA in cui lavoro), quest’anno è indispensabile fare riferimento alle ricerche scientifiche pubblicate nell’ultimo periodo. 

I punti fondamentali della attivazione del sistema immunitario si basano su:

  • apporto di minerali specifici per aiutare l’azione difensiva dell’organismo (zinco, rame, selenio e manganese in particolare);
  • uso di broccolo italico, pianta dalle ottime azioni protettive sul sistema respiratorio che ha anche una forte azione antinquinamento;
  • vitamina C in abbondanza;
  • dieta personalizzata di controllo dell’infiammazione e soprattutto della glicazione.

Questo ultimo punto è diventato ormai indispensabile perché la presenza di nuove varianti virali e la comparsa di infezioni da virus già noti in momenti inattesi e in popolazioni inaspettate può essere affrontata in modo sistemico, agendo su tutto l’organismo, attraverso il controllo della glicazione che facilita la diffusione virale, la gravità dei suoi sintomi e la difficoltà di guarigione. 

Ebbene sì. Il fatto di essere più o meno “zuccherati” (magari semplicemente con cappuccio e brioche/cornetto/sfogliatella tutte le mattine) determina la facilità con cui ci si può ammalare. 

L’azione di supporto deve aiutare la difesa dalle forme influenzali e parainfluenzali, migliorare il controllo di nuove varianti COVID e aiutare ad affrontare con successo le modifiche di presentazione di altri virus già noti. 

Serve un supporto generale che agisca contro ogni tipo di virus o di complicanza batterica. Ecco le indicazioni per l'autunno e l'inverno.

Personalmente ritengo che le nuove varianti COVID siano da guardare con attenzione soprattutto in soggetti fragili ma che la riduzione del loro effetto grazie a malattia naturale e vaccini è stata fortissima (Nature, ad esempio, dice che chi è stato vaccinato e ha fatto un Covid nell’ultimo anno sembra sufficientemente protetto anche dalle nuove varianti).

La parte legata alla glicazione deriva anche dall’importante studio che il nostro gruppo di ricerca ha pubblicato su Nutrients, spiegando che “chi è zuccherato si ammala di più e in modo più grave”. Aumentando la glicazione, cioè, le capacità difensive del sistema immunitario si riducono e una infezione che potrebbe essere di piccola intensità può trasformarsi in una forma grave.

Da ultimo vale la pena ricordare che una condizione di infiammazione intestinale legata all’alimentazione “dirotta” il sistema immunitario dalle vie respiratorie verso l’intestino sguarnendo le prime barriere difensive dai virus invernali. Come se l’intestino infiammato “rubasse le truppe difensive” dalle vie respiratorie.

Lo schema preferito che impostiamo sui nostri pazienti prevede di assumere ogni giorno, dalla fine di settembre fino al ritorno della bella stagione, quanto indicato qui di seguito.

Se i più attenti cominciano dalla fine di settembre, coloro che arrivano “in ritardo” possono comunque iniziare appena percepiscono i primi freddi.

Per situazioni specifiche vanno aggiunti:

  • trattamento con Bactoblis (1 capsula da sciogliere in bocca alla sera per due cicli di un mese, a ottobre e a gennaio) per chi soffre spesso di otiti, faringiti e mal di gola;
  • trattamento con Ismigen o Broncho-vaxom, per 10 giorni al mese per tre mesi, per chi soffre di infezioni delle basse vie aeree.

Personalizzare il controllo degli zuccheri

Un eccesso di glicazione facilita infiammazione ed infezione delle mucose (naso, gola, broncchi, polmoni).

È esperienza ormai di tantissimi nostri pazienti che la misurazione della glicazione e il suo controllo siano strumenti importanti per migliorare l’efficienza terapeutica.

Il consiglio per chi soffre ripetutamente di forme respiratorie invernali è di controllare il proprio quadro di glicazione (Glyco Test o test PerMè) e iniziare la propria dieta personalizzata che consentirà comunque di assumere dolci in alcuni giorni della settimana e che soprattutto aiuterà anche molte altre funzioni generali dell’organismo.

Per le nuove varianti COVID, molti pazienti hanno riferito di aver accusato soprattutto stanchezza e difficoltà di respiro con tosse a volte durevole, oltre a sintomi simili alle più comuni allergie: naso che cola, tosse, mal di gola, congestione delle vie respiratorie superiori. 

Quando si parla di COVID è importante considerare sempre la capacità di questo virus di infettare i polmoni, tema che nei pazienti più fragili potrebbe manifestarsi in sintomi più severi.

Assistendo quotidianamente alla comparsa di fenomeni influenzali, similinfluenzali, e comunque virali, con stagionalità decisamente diversa da quella usuale, come abbiamo spiegato nell’articolo sui “Nuovi virus post Covid”, il sintomo “mal di gola” è ed è stato spesso presente. Questo ci ha indotto, fin dalla stagione scorsa a richiedere ai nostri pazienti un supporto specifico per migliorare la protezione di tutto l’anello oro-faringeo (quindi bocca, gola, naso, occhi e orecchie). Il supporto probiotico locale, descritto anche qui di seguito, va associato alla assunzione di minerali, broccolo italico e vitamina C ma soprattutto alla individuazione delle caratteristiche individuali di glicazione.

Stanchezza e affaticamento  

Oltre al mal di gola, la spossatezza e il senso di profondo affaticamento (che spesso prosegue per lungo tempo dopo l’infezione) rientrano tra i sintomi che accompagnano COVID e long COVID e anche le sequele postinfluenzali. 

In questo caso il controllo della glicazione assume una notevole importanza. Il Metilgliossale interferisce infatti con la produzione di ATP (sostanza energetica di tutte le cellule) e in modo spesso sottovalutato riduce in modo evidente la capacità di esprimere forza in ogni individuo.

Studiare la glicazione (Glyco Test) e modificare di conseguenza la propria alimentazione, con il semplice supporto di integratori di sostegno come Glucontrol Base Zerotox (almeno 1 al dì) aiuta in temnpi brevissimi il recupero di tutte le energie mancanti. 

Vaccinazioni e immunità naturale

Tutte le precedenti indicazioni si possono affiancare anche alla classica vaccinazione antinfluenzale che io suggerisco a chi, avendola fatta da anni, ne ha sempre tratto beneficio, così come suggerisco a chi abbia sempre effettuato con efficacia una prevenzione con i supporti indicati nell’articolo e abbia un a vita di relazione sufficientemente controllata di proseguire in questa direzione. 

I soggetti a rischio per condizioni diabetiche rilevanti, per immuno-soppressione o per età avanzata devono considerare la vaccinazione (antinfluenzale e anti COVID) come fortemente consigliata. 

Probiotici e derivati batterici

L’azione dei probiotici per difendersi dalle infezioni delle vie respiratorie sta diventando sempre più rilevante ed efficace. 

Noi suggeriamo un particolare ceppo di probiotico (Streptococcus salivarius) che agisce in modo ottimale per prevenire le infezioni che riguardano le alte vie respiratorie (naso, gola, faringe, orecchie).

Per persone che facilmente si ammalano di otiti, faringiti, tonsilliti e raffreddori ripetuti, suggeriamo l’uso di una preparazione che si può trovare in farmacia, Bactoblis, in compresse solubili, che vanno utilizzate alla fine della giornata, dopo essersi lavati i denti, andando a letto e mettendo una compressa in bocca. Questa va sciolta in bocca fino a completa dissoluzione. Di solito suggerisco un paio di cicli da un mese durante l’inverno. Il primo ad ottobre e il secondo a gennaio, ad esempio. In questa fase, in cui anche il Covid continua a diffondersi anche se fortunatamente in modo meno drammatico, l’uso a mesi alterni può essere utile. 

Per chi invece tende a ripetere forme infettive delle basse vie aeree (bronchiti, tracheiti e broncopolmoniti con tosse e difficoltà di respiro) il suggerimento è la ripetizione per tre cicli di un prodotto come Ismigen, Broncho-vaxom o altri simili, caratterizzati dalla presenza di lisati batterici che vanno assunti (lontano dal pasto) per 10 giorni di fila, seguiti da 20 giorni di sospensione. In pratica 1 capsula o bustina per i primi 10 giorni del mese, per tre volte. 

Fitoterapici e minerali a sostegno delle difese immunitarie

Il caposaldo della prevenzione invernale, che indichiamo da anni ai nostri pazienti, è l’associazione di Crucifere (cavolo, broccoletti, verza) con Zinco, Manganese e Betaglucano. Zerotox Betamune è una preparazione originale che sfrutta appunto l’azione antinfiammatoria di un particolare estratto di broccolo, che riduce molte citochine proinfiammatorie e attiva una intensa azione anti-inquinamento da parte dell’organismo. 

La sua azione di difesa dall’inquinamento la rende indispensabile in città ad alta densità di traffico. La sinergia con Zinco e Manganese (potenti attivatori delle naturali funzioni antiossidanti) e Betaglucani (che modulano il sistema immunitario) consente di usare questo prodotto con efficacia sia per la prevenzione delle malattie invernali a cominciare dal periodo autunnale, sia nella cura dei disturbi respiratori durante tutto l’anno.

Zerotox Betamune può essere usato a lungo in fase preventiva (1 tavoletta al giorno), cominciando il suo impiego fin dalla metà di settembre o in qualsiasi momento della stagione autunno-invernale si voglia iniziare. L’associazione dei suoi vari componenti ne consente l’uso anche in casi acuti (tosse, bronchite, raffreddamenti) con dosi fino a 3-4 tavolette distribuite nella giornata, per i 3-4 giorni necessari ad aiutarne la rapida risoluzione.

Il nostro suggerimento è di iniziare a prenderne una tavoletta al giorno, per tutto il periodo autunno-inverno, fino alla comparsa delle gemme sugli alberi (intorno alla metà/fine di marzo). Il prodotto si trova regolarmente in farmacia o può essere acquistato direttamente on line.

Antiossidanti e altri minerali

Adulti e bambini, nello stesso periodo che parte da metà settembre e arriva alla primavera, possono assumere a giorni alterni 1 capsula di Oximix 1+ Immuno (miscela di minerali oxiprolinati adatti alla protezione invernale) o di Oximix Multi+ (quando ci sono carenze minerali più importanti) durante o dopo la prima colazione. 

Per i bambini piccoli si suggerisce l’uso della sola forma liquida di Oximix 1+, in modo da poterne miscelare i 5 ml della dose direttamente in acqua o succo. 

Si tratta di due miscele di minerali che stimolano efficacemente la capacità difensiva del sistema immunitario.

In periodi di particolare freddo, umidità o affollamento, va usata invece una dose doppia o tripla di Oximix 1+ per periodi di 8-10 giorni, soprattutto in concomitanza dei picchi epidemici (anche questo prodotto è disponibile on line oltre che nelle farmacie).

Vitamina C

Durante il periodo invernale, va presa una integrazione di Vitamina C. In genere consigliamo una dose compresa tra 500 e 1000 mg al giorno, suggerendo preparazioni come C-1000 Start che contiene anche Rosa canina, nella misura di 2 compresse al giorno, o Ester-C Plus 500, 1 o 2 capsule da 500 mg al giorno. In caso di mancanza di questi prodotti dal mercato può andare bene comunque qualsiasi vitamina C, da scegliere, con l’aiuto del farmacista, tra quelle con meno conservanti e additivi. 

Lo schema preferito 

Ogni giorno, ripetiamo, come detto sopra, a partire dall’inizio di ottobre o quando si percepiscono i primi freddi:

  • 1 tavoletta di Zerotox Betamune al giorno (aumentare la dose al bisogno)
  • 1 capsula di Oximix 1+ Immuno al giorno (o 5 ml diluiti in acqua o succo per i bambini) alternata a 1 capsula di Oximix Multi+ Complete
  • 2 tavolette di Oximix C1000*, prese durante la prima colazione.

Ed eventualmente:

  • trattamento con Bactoblis (1 capsula da sciogliere in bocca alla sera per un mese, a ottobre e gennaio) per chi soffre spesso di otiti, faringiti e mal di gola;
  • trattamento con Ismigen o Broncho-vaxom, per 10 giorni al mese per tre mesi, per chi soffre di infezioni delle basse vie aeree.

Cosa fare ai primi sintomi (in aggiunta alla terapia di prevenzione), per qualche giorno

  • aumentare Betamune a 2-3 tavolette al giorno
  • aumentare Oximix 1+ Immuno a 2-3 capsule al giorno.

Usare, in presenza di mal di gola o di tosse Oximix gola, in misura di 1-3 flaconcini al giorno. Il contenuto di Echinacea, Erisimo ed Eucalipto integra efficacemente il supporto minerale e vitaminico già in atto. A supporto è utile, per la gola, Dria Propoli spray, efficacissimo per contrastare il progredire del disturbo. 

Olio essenziale di melaleuca (Tea tree oil), un rimedio con potenti proprietà antimicotiche e antivirali, si può assumere per via orale in piccola quantità se non sono state evidenziate reattività specifiche, in media 3 gocce (o più) su una punta di zucchero o, meglio, direttamente sul cucchiaino da deglutire rapidamente con l’aiuto di un bicchiere d’acqua, dopo la prima colazione, o comunque dopo mangiato.

Il rimedio va inghiottito rapidamente, perché in bocca può risultare fastidioso.

In caso di sintomi infiammatori che coinvolgano anche la componente allergica (come nell’asma), è necessario affiancare Ribilla Zerotox al dosaggio di 2 perle durante al prima colazione e 2 perle durante la cena.

Considerazioni su dieta e infiammazione: sua importanza per le malattie virali (dal COVID all’influenza)

La prevenzione dalle malattie invernali e in particolare delle malattie virali si basa anche sugli aspetti nutrizionali personalizzati, che si possono definire grazie alla effettuazione del Test PerMè, del Glyco Test e del Recaller 2.0 Test. In particolare segnalo che il controllo della glicazione e dell’infiammazione, anche in funzione della prevenzione delle complicanze da Covid, sono ormai dimostrate di particolare rilievo. 

Nell’articolo “Controllare l’infiammazione con la dieta prima che brucino gola, tonsille e bronchi” viene descritto in dettaglio come l’alimentazione possa aiutare chiunque a rendere attivo il proprio sistema immunitario. Nell’articolo “Influenza e Covid: nuovi virus e nuovi equilibri” è documentata dalle nuove ricerche scientifiche la relazione tra eccesso di glicazione e gravità delle infezioni virali. 

Nella attività clinica che svolgiamo in SMA (centro clinico in cui opero), segnaliamo la necessità di controllare l’infiammazione e soprattutto la glicazione (attraverso il test PerMè e il Glyco Test) che sono fattori predisponenti alla infettività, alla contagiosità e allo sviluppo di complicanze non solo per il COVID ma anche per tutti gli altri virus, anche quelli che ancora non conosciamo ma che il nostro organismo può imparare ad affrontare nel modo migliore. 

Resta ovviamente inteso che di fronte ad un disturbo che pure abbia caratteristiche conosciute come i raffreddamenti stagionali, ma che duri in modo anomalo oppure si manifesti in modo intenso, ad esempio con febbre elevata, è bene mettersi in contatto con il proprio medico per un parere ed una eventuale valutazione clinica.