Spaghetti di kamut ai pistacchi e al “sapore di mare”
Per questo sughetto elaborato all’ultimo momento ho utilizzato del pesto di pistacchi trovato già pronto, ma che si può preparare anche in casa frullando alla massima velocità i pistacchi aggiungendo un po’ di olio di riso o di nocciole sino ad ottenere una crema diluibile, eventualmente, con un goccio di acqua.
Ho iniziato la preparazione prendendo 400 g di mazzancolle, 200 g di cozze sgusciate, 150 g di zucchine a julienne e 250 g di pomodorini datterini.
Per preparare le cozze ho spazzolato bene i gusci e ho messo in una pentola un goccio di olio con uno spicchio di aglio, appena si è riscaldato ho aggiunto le cozze, ho chiuso la pentola con un coperchio e le ho lasciate aprire a fuoco alto.
Poi le ho aperte e le ho estratte dal guscio.
Dopo aver pulito le mazzancolle togliendo il codino e pulendone il dorso da eventuali residui d’intestino, le ho messe in una padella abbastanza ampia da poter contenere anche la pasta, e le ho bagnate, durante la cottura, con un bicchiere di vino bianco.
Ho aggiunto le cozze lasciandole insaporire, salando leggermente l’insieme e aggiungendo infine le zucchine e i pomodorini tagliati a metà.
La preparazione avrà rilasciato al naturale un sughetto abbastanza liquido al quale ho aggiunto il pesto di pistacchi.
Ho spento sotto il sugo e ho fatto cuocere la pasta a parte.
Questa volta ho voluto provare ad utilizzare una pasta bio al kamut che il nostro amico Marco Columbro e la sua compagna Marzia ci hanno portato da assaggiare in occasione di una cena a casa nostra.
Per finire si può guarnire il piatto con una aggiunta di fiori di zucchina saltati anche loro in padella e una “grattatina” di ricotta di pecora.
Nichel, niente pomodorini e pesto di pistacchi. Utilizzate i pistacchi a fine cottura solo se siete sicuri che non siano tostati. Anche l’olio va utilizzato solo a fine cottura.
Lieviti, niente aggiunte di formaggio e niente vino bianco che potete sostituire con un po’ di acqua o brodo.
Latte, niente formaggio.