Arrosto arrotolato ai fichi d’india
Giunti probabilmente alla fine della stagione dei fichi d’india io, al nord, li ho trovati solo ora al supermercato.
In attesa di raggiungere la campagna per fare la mia prima raccolta di fichi nostrani ho voluto approfittare di questa occasione per ricordare il sole e il profumo del mare.
Dopo tanto tempo che non vi proponevo un arrosto che non fosse di tacchino, oggi per ricordarci che le tradizioni è bello ritrovarle occasionalmente al di là delle ideologie e la salute del pianeta, ho voluto ricordare il mio papà che amava questo piatto.
Dunque oggi arrosto di vitello arrotolato, per cucinarlo a casa nostra si è sempre utilizzata la pentola a pressione, ho avuto una mamma anni ’60 che tutte le novità per risparmiare tempo in cucina erano sue!
Torniamo al nostro arrosto, per aiutare chi non ha mai usato la pentola a pressione ho fatto anche un videino che arriverà appena lo avrò sistemato.
Naturalmente potete anche cucinarlo nel modo classico ma calcolate almeno il doppio del tempo di cottura.
Per iniziare mettiamo un dito di acqua sul fondo della pentola e facciamo “rosolare”, con due manciate di misto cipolla e carota tritate e un po’ di sale, il nostro arrosto arrotolato.
Aggiungiamo un filo di olio d’oliva e la polpa di tre fichi d’india puliti della parte esterna (attenzione alle spine, usate un pezzo di scottex per tenerlo in mano e con un cucchiaio estraete la polpa che poi passerete al setaccio per eliminarne i semi).
Rigiriamo ancora l’arrosto per insaporirlo bene aggiungiamo 1 bicchiere di vino bianco e acqua quanto basta a raggiungere il livello suggerito per non bruciare tutto (io con la mia nuova pentola a pressione sto sperimentando e per non sbagliare ho messo 4 dita di liquido).
Ora sigilliamo la pentola e facciamola entrare in pressione, quando inizia il fischio abbassiamo al minimo e lasciamo cuocere per 45 minuti.
Poi spegniamo e lasciamo raffreddare l’arrosto nella pentola senza aprirla.
Io l’ho cucinato la sera e l’ho tagliato la mattina (da freddo si fa prima) rimettendolo poi in pentola per farlo insaporire meglio.
Al momento di proporlo… non inorridite, ma la mia famiglia l’ha mangiato a colazione, ho lasciato addensare il sughino a fuoco sostenuto e poi l’ho versato sulla carne estratta in precedenza.
Bando ai sughini acquosi, fatelo asciugare bene ed eventualmente date un colpo di minipimer.
Usando gli stessi ingredienti potete utilizzare anche una fesa di tacchino oppure un arrosto di seitan (in questo caso attenzione a frumento e lieviti).
Ok ci siamo, domande?
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Infiammazione da cibo
Frumento: via libera.
Latte: via libera, salvo diversa prescrizione.
Lieviti: al posto del vino usate il brodo vegetale oppure solo più acqua.
Nichel: sostituite la cipolla del sughino con il porro.