Trigliceridi nel sangue: esiste un livello minimo consigliato?
Gentile redazione,
approfito della domanda che desidero rivolgervi per esprimere anzitutto il mio apprezzamento per il vostro lavoro (leggo il dott. Speciani da anni, ormai) e per la generosità con cui fornite le vostre informazioni.
Ho 45 anni e ho, già da alcuni anni, un valore di trigliceridi intorno a 35, dunque inferiore al minimo ritenuto “normale”; non ho trovato grandi risposte né presso i medici né nella letteratura medica. Aggiungo che il colesterolo totale è sul valore di 175 , tutti gli altri parametri sono normali e io osservo un’alimentazione sana, frutta e verdura sempre e prima dei pasti, poca carne, ma pesce, legumi, frutta secca, rotazione di cibi, qualche dessert a fine pasto, cicli di probiotici.
Consumo invece raramente formaggi, limitandomi al parmigiano anche se in generose quantità: è possibile che sia questa la causa e in ogni caso può essere segno di una patologia?
Gentilissima Lettrice,
la sua alimentazione è ottima e il suo valore di trigliceridi è assolutamente normale e rispecchia in pieno la sua propensione al largo utilizzo di frutta e verdura, alla scelta di cibi genuini, alla rotazione alimentare.
I trigliceridi rispecchiano la quantità di grassi in circolo nei nostri vasi ed è desiderabile che siano il meno possibile a livello ematico. D’altro canto è indispensabile che l’organismo sia in grado di aumentare il livello di trigliceridi in caso di necessità.
Valori di trigliceridi nell’ordine di 35 ml/dl sono da considerare pienamente nella norma se non sono presenti ipoglicemia o femomeni tiroidei di squilibrio. In questo caso livelli ematici tanto bassi sono da considerarsi come espressione di queste condizioni anomale.
Il problema dei trigliceridi è nell’essere alti e quindi lei prosegua serena a mangiare come ora.
Cordialmente,
Gabriele Piuri e dott. Attilio Speciani
Staff Medico Eurosalus