L’inverno è finito ma sono sempre di cattivo umore: cosa fare?
Spesso la gente si lamenta perché è inverno, non c’è luce, e questo fa sentire malinconici, tristi. La gente spesso si lamenta perché con la primavera, nonostante le giornate si allunghino, sentono una specie di inerzia vitale, affaticamento, malumore.
La primavera meteorologica, almeno qui a Milano da dove scriviamo, è iniziata da pochi giorni e moltissimi lettori ci chiedono consigli su come cominciare per il verso giusto la nuova stagione
Sia la malinconia invernale, sia il malumore primaverile possono essere affrontati modificando qualche piccolo comportamento in modo da porci nella condizione di funzionare nel modo migliore senza metterci i bastoni tra le ruote da soli.
Prima di tutto è importante cominciare la giornata con un’abbondante colazione che comprenda sia carboidrati, sia proteine. Solo in questo modo diamo al nostro organismo tutta l’energia per cominciare bene la giornata.
La prima colazione deve diventare quindi il pasto più importante e può essere tranquillamente espanso a piacimento e trasformato in un pasto completo con primo, secondo, frutta e verdura. Chi non fa colazione invece si trova nella spiacevole condizione di dover affrontare tutti gli impegni della giornata a digiuno da più di 12 ore: non si può pretendere di cominciare con il piede giusto senza energie.
Anche la composizione dei pasti riveste la sua importanza: unire sempre carboidrati e proteine permette una migliore gestione dei picchi insulinici garantendo un più adeguato controllo della concentrazione di zuccheri nel sangue (glicemia).
Anche la colazione quindi deve comprendere, lo ribadiamo, carboidrati e proteine. Un pasto di soli carboidrati determina un repentino incremento della concentrazione di zuccheri nel sangue seguito del rilascio di insulina.
L’insulina è l’ormone del corpo preposto al controllo della glicemia. Dopo un carico di soli carboidrati però, l’insulina funziona tanto bene da determinare un’ipoglicemia reattiva: in pratica la concentrazione di zuccheri nel sangue si abbassa e si percepisce un improvviso senso di stanchezza spesso accompagnato da un irrefrenabile desiderio di zuccheri. Le proteine determinano invece anche il rilascio dell’ormone antagonista dell’insulina (il glucagone) mitigando in questo modo i sui effetti.
Non dimentichiamo poi l’importanza di una regolare attività fisica. Studi scientifici hanno dimostrato come una passeggiata di 30 minuti tutti i giorni abbia un’azione di sostegno dell’umore paragonabile all’effetto dei più importanti antidepressivi di sintesi. Il movimento in genere determina a livello encefalico il rilascio di endorfine che sono i neurotrasmettitori delle sensazioni di serenità e benessere.
Tutto questo ci fa comprendere le potenzialità per ognuno di noi: modificando semplici comportamenti è possibile stimolare positivamente tutto il nostro organismo affrontando i cambi di stagione, l’inverno con le sue poche ore di luce, l’inerzia della primavera.