La frutta fa ingrassare?
Spessissimo trovo tra i miei pazienti (ad onor del vero, soprattutto tra il gentil sesso) persone che stanno attente al consumo di frutta.
Alcune di loro sono preoccupate che la frutta, e soprattutto quella estiva, faccia ingrassare, alzi la glicemia in maniera sconsiderata e sia causa di un gran numero di mali più e meno gravi.
Innanzitutto è bene ricordare che la frutta estiva è tendenzialmente molto meno dolce e molto più ricca di acqua di quella invernale.
Questo significa che anche chi soffre di diabete o sta attento ai carichi di glucosio e/o fruttosio può assumerne con più serenità.
Per intendersi, tra una mela e una pesca, la pesca è molto “più sana”.
Il secondo aspetto da ricordare è che la frutta fresca, intera, contiene un particolare quantitativo di fibra, acqua e di vitamine, per altro utili, tanto più nel periodo estivo, quando fa caldo e si tende a sudare un po’ di più.
Tra un pacchetto di cracker o dei grissini e una pesca o due albicocche, molto meglio la frutta: l’azione degli antiossidanti ha una valenza estremamente positiva sull’intero organismo, la fibra e l’acqua modulano l’innamzamento glicemico, e soprattutto non ci sono i grassi vegetali cotti o animali e i lieviti che rendono opinabili le qualità non solo dimagranti, ma anche salutistiche del prodotto da forno.
Mangiate quindi più che serenamente la vostra frutta in qualunque momento della giornata, sapendo che tendenzialmente è sempre meglio riunire quelo che si mangia in soli tre pasti giornalieri: mangiare frutta fa bene e, eccetto che in casi selezionati ed estremamente particolari, farne un uso sano e abbondante aiuta a rimanere più sani, più magri e più belli.