Giovani di oggi più malati dei loro genitori. Medicina e progresso forse sono da ripensare
Con i continui progressi nel campo medico siamo spesso portati a credere che i nostri figli o i nostri nipoti avranno una vita piu’ lunga e qualitativamente migliore della nostra. Dopotutto questo è stato il trend a cui siamo stati abbituati negli ultimi decenni.
In effetti negli ultimi sessant’anni malattie infettive come la polio, la varicella e la tuberculosi (con i limiti dati dalla aggressivita degli ultimi ceppi comparsi), sono state praticamente debellate nei paesi occidentali e l’aspettativa di vita ha continuato a crescere senza sosta.
Purtroppo, nonostante questi sviluppi positivi, secondo una serie di articoli in corso di pubblicazione sulla prestigiosa rivista « Lancet », gli adolescenti di oggi sono meno in salute rispetto ai propri genitori.
Una interessante sintesi dei vari lavori è stata riportata online da Jeremy Laurance sull’Independent.
Cause principali del problema? Il peggioramento della dieta e la mancanza di esercizio fisico. Ore passate davanti ai videogiochi o alla TV ingurgitando « cibo spazzatura » non aiuta certo a restare in forma.
Non dimentichiamo inoltre che l’adolescenza è il periodo in cui spesso si comincia a fumare e a bere alcolici il che non solo puo’ provocare problemi nell’immediato ma anche il deteriorarsi della salute nel lungo termine. I problemi connessi all’alcolismo e al fumo in giovane età, almeno in Gran Bretagna, non sono minimamente calati negli ultimi anni ma si sono anzi accresciuti, con un trend che non lascia ben sperare per il futuro.
Secondo le statistiche riportate su Lancet (basate sulla popolazione inglese) circa un quarto dei ragazzi fra gli 11-15 anni è obeso, mentre la percentuale era di circa il 5% negli anni ’80.
Il numero dei ragazzi che fumano, nella stessa fascia di età, è rimasto invariato negli ultimi 20 anni, in netto contrasto con il numero di adulti che hanno smesso di fumare nello stesso periodo, che è notevolmente aumentato.
Anche la quantità di alcool ingerita dai ragazzi di 11-15 anni è pressochè raddoppiata dal 1980 ad oggi. E su questi dati si inseriscono poi i dati legati all’inquinamento, ai possibili effetti di alcuni farmaci, come gli antidepressivi, ad alcuni discussi effetti secondari delle vaccinazioni e all’aumento delle morti da traffico.
C’è comunque una ottima notizia nonostante uno scenario tutt’altro che incoraggiante. Basta poco per modificare questo trend drammatico.
La possibilità dei giovani di invertire questa tendenza è veramente ampia. Infatti è molto piu’ facile prevenire i disturbi legati a questi tipi di comportamento, perchè basta fare un po’ più attenzione alla dieta e dedicare un po’ più di tempo all’ esercizio fisico, di quanto fosse possibile per i nostri nonni prevenire le malattie infettive dell’epoca.