Avanti con il bio!
Chi è passato da Modena, tra il 16 e il 20 giugno, ha potuto degustare vini e formaggi tipici, sperimentando in prima persona colture ottenute senza l’uso di concimi chimici e pesticidi; magari abbinando un buon pane “bio” o il giusto seme biologico al prodotto che assaggiava. L’occasione giusta per poter saggiare il profumo e la consistenza di vini e formaggi delicati, con l’assoluta garanzia che siano realmente “il nudo prodotto della terra”.
La Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica (Ifoam), promotrice di questo congresso sulle colture biologiche, è nata nel 1972 da un gruppo di agricoltori proprio con lo scopo di perorare la causa delle colture biologiche, in cui è bandito l’uso di concimi chimici, antiparassitari e affini.
In un momento in cui pare ci sia molta attenzione e ansia da parte dei consumatori a ciò che comprano al supermercato per poi metterlo in tavola, questa manifestazione favorisce lo sviluppo di una informazione stabile e duratura sull’argomento. Oltre, s’intende, ad essere il momento giusto per rifarsi il palato.
La scelta di Modena è legata alla considerazione che il territorio del modenese goda dell’assoluto primato nelle produzioni da agricoltura biologica e sia situato in una regione (l’Emilia Romagna) che ha un ruolo centrale nella produzione agricola in generale. Le conferenze e le degustazioni, peraltro, si sono svolte anche nei territori limitrofi.
A Castelvetro si è svolta la conferenza sul vino biologico. A Cattolica si è dato spazio alla presentazione di nuove tecniche di acquicoltura biologica e di pesca sostenibile. A sostegno della tesi che siano le donne le prime interessate al discorso del biologico (sono loro a fare la spesa, nella maggior parte dei casi), lo staff dell’organizzazione ha visto una preponderante presenza femminile, anche tra i relatori e le personalità internazionali presenti.
La qualità dei cibi che utilizziamo è fondamentale, e può essere la base delle capacità di difesa dell’organismo, sia nei confronti delle malattie allergiche che di quelle cardiovascolari e tumorali.
Non è necessario, quindi, cadere vittima di ansie nel momento di effettuare gli acquisti al supermercato, almeno se si è stati adeguatamente sensibilizzati da manifestazioni a tema. Meglio toccare con mano le problematiche relative al cibo e costruirsi una reale coscienza (e conoscenza) del problema per poi scegliere consapevolmente nella vita di tutti i giorni, rispetto a farsi contagiare da incontrollabili paure.