Come prevenire gli infortuni nello sport
Per prevenire infortuni più o meno gravi negli amatori e nei professionisti che praticano sport individuali o di squadra, si intrecciano le competenze di più specialisti che collaborano a far sì che il gesto sportivo si esprima con continuità ai massimi livelli possibili.
Mentre nel professionista gli infortuni possono aumentare in base ad un sempre maggiore impegno nell’allenamento per il raggiungimento di migliori prestazioni, nell’amatore aumentano certo anche in funzione di un carico maggiore, ma soprattutto perché si mettono in atto cattive strategie di allenamento, consigli tecnici inadeguati (per sentito dire o suggeriti dall’amico), abitudini alimentari “estreme” e molto poco personalizzate, tempi di recupero inadeguati, e soprattutto una scarsa conoscenza delle proprie capacità fisiche.
Per ridurre al minimo questi eventi ci sono alcune indicazioni utili che nel corso degli anni sono diventate una regola per tutti gli sportivi che seguo e che mantengono una buona continuità di rendimento.
Si tratta di temi e di attenzioni valide per qualsiasi attività sportiva:
- Continuità di esercizio e frequenza di allenamento (due/tre volte a settimana)
- Gradualità nella progressione (dal facile al difficile)
- Utilizzo costante di ginnastica articolare e stretching pre-post allenamento
- Progressività sia per la quantità che la qualità del lavoro fisico
- Alternanza del carico e del recupero
- Alimentazione e idratazione adeguata e personalizzata in base ai propri fabbisogni
- Attenzione ai fattori climatici come freddo, umidità, caldo
- Mantenimento di uno stile di vita adeguato
- Controllo osteopatico degli squilibri muscolo-scheletrici
- Padronanza della tecnica dello sport praticato
Questi principi sono fondamentali sia per il dilettante/amatore che per il professionista.
Guardando ai tanti atleti seguiti negli anni, mi rendo conto che sono riuscito a favorire il loro cambiamento di abitudini grazie all’attenzione data a tutti i temi appena elencati, proponendo di fatto piccoli accorgimenti, di semplice esecuzione, che applicati con costanza hanno favorito nel tempo una consapevolezza maggiore nei propri mezzi e un aumento quantitativo e qualitativo della prestazione.
Quando ad esempio riesco a portare sia l’atleta professionista che il dilettante a coinvolgersi e a divertirsi nella pratica quotidiana dello sport che più piace, so con certezza di ottenere vantaggi immensi.
Le figure che possono essere coinvolte nella valutazione preventiva di ogni singolo atleta/amatore per arrivare a rispettare queste “regole” sono il medico specialista per la parte clinica e alimentare, l’osteopata o il fisioterapista sportivo per la parte funzionale ed il preparatore atletico per la parte prettamente legata alle modalità di allenamento.
Vedremo più in dettaglio alcuni di questi temi nel corso delle prossime settimane.