Non solo con l’attività fisica: anche dormendo si perde peso
Ripensando alle fotografie prese in vacanza, nelle quali ci si vede sgonfi e più tonici, viene da pensare che il merito possa essere solo della maggiore attività fisica svolta.
Invece gli effetti sul peso dipendono anche dalla qualità e dalla quantità del sonno.
E se è vero che in vacanza ci si muove di più, è anche vero che si dorme meglio e in genere più a lungo. Questo fatto comporta delle notevoli modificazioni ormonali e metaboliche che aiutano il dimagrimento senza fare troppa fatica.
Come hanno dimostrato alcuni ricercatori americani (Spiegel K, et al., J Clin Endocrinol Metab. 2004 Nov;89 (11):5762-71) la quantità di leptina, un importante ormone umano che contribuisce a regolare il consumo metabolico dell’organismo e il suo appetito, si presenta nettamente diminuita nelle persone che dormono di meno.
In condizioni fisiologiche, dormendo oltre 8 ore per notte la leptina cresce, e l’appetito cala; in condizioni opposte la leptina si abbassa. E l’appetito cresce, in misura proporzionale.
Molti “lavoratori notturni” o le persone che usano la notte per scrivere o studiare, sviluppano dei bisogni quasi compulsivi di introdurre alimenti nel proprio organismo.
Questo aumenta la quantità di cibo introdotto con l’alimentazione incrementando l’apporto calorico globale, ma soprattutto la fa avvenire in un momento altamente sfavorevole per la attivazione insulinica, favorendo la trasformazione in grasso del cibo introdotto, anziché la sua trasformazione in energia o in calore.
Poco dopo questo studio un’altra ricerca (Spiegel K., et al., Ann Intern Med. 2004 Dec 7;141(11):846-50) ha confermato che nell’uomo la riduzione del sonno porta oltre che ad una riduzione delle leptine, anche all’innalzamento delle greline (che hanno effetto esattamente opposto) e all’aumento dell’appetito.
In un ottica di dimagrimento, si chiede alle persone di fare attività fisica per attivare il metabolismo, ma è buona cosa valorizzare tutte le possibilità indirette che sono a disposizione per incrementare questo effetto.
E questa possibilità ci aiuta a riscoprire che le cose più efficaci sono talvolta le più semplici e costa sicuramente meno fatica delle altre.