La forma del grasso: quando la pancia parla di te
Il fatto di accumulare grasso solo sulla pancia, mantenendo le gambe prive di muscolatura e talvolta anche sottili, è una condizione tipica del soggetto con una forte insulinoresistenza, predisposto al diabete, che non ha quasi mai fatto attività fisica nella sua vita.
Il fatto invece di accumulare il grasso solo sui fianchi corrisponde (anche in donne magre) a una infiammazione da cibo dovuta ai cibi salati e fermentati e corrisponde spesso ad un carattere rancoroso, tipico di chi, anche senza essere vendicativo, si ricorda però fino alla fine dei secoli dei torti, piccoli o grandi che siano, subiti nel tempo.
Per usare un detto molto noto, potremmo dire “il grasso parla di te: puoi dirgli di smettere”, perché è anche vero che avendo capito come e perché il grasso sceglie alcune zone per depositarsi, ci sono delle possibili soluzioni che aiutano a sciogliere il grasso che si è disposto proprio in quella sede, senza apparire patiti in viso e con i fianchi sempre grossi.
Ormai infatti è molto chiaro, grazie alle recentissime ricerche sulla leptina, sull’adiponectina e sulle adipochine in genere, che anche il semplice fatto di bilanciare correttamente i carboidrati e le proteine in un singolo pasto può facilitare l’accumulo di grasso o il suo consumo.
Giusto per fare un esempio semplicissimo, il masticare a lungo un cibo facilita la lipolisi, cioè lo scioglimento del grasso. Insomma, del grasso si potrebbe dire che “se lo conosci lo eviti”.
Sappiamo anche che lo stato psichico può interferire nel fatto di avere la pancia piatta o all’opposto il cosiddetto “sederone” e così pure abbiamo compreso nel tempo che la reattività ai lieviti determina facilmente la tipica forma a fiaschetto, con i fianchi allargati.
La reattività a latte e latticini determina un aumento della pancia, e spesso una diffusione del grasso su tutto il corpo e così via.
L’accumulo di grasso è sempre figlio di una alimentazione che non è in grado di regolarizzare l’insulina e i suoi picchi. Le scelte per perdere massa grassa e aumentare la tonicità muscolare passano sempre attraverso una dieta di segnale.
Forma a mela
Dal punto di vista metabolico, la tipica forma a mela, con pancia prominente e grasso disposto anche in alto, sotto le ascelle e sul tronco, può trarre giovamento dall’impiego di acido lipoico, che agisce specificamente sugli effetti dannosi indotti dalla iperglicemia, interagendo in modo positivo con regolatori di segnale come l’olio di Perilla e con sostanze termogeniche come il tè verde.
Forma a pera
La forma a pera invece, o a fiaschetto, può giovarsi della attivazione metabolica indotta dall’acido linoleico coniugato (CLA), un particolare olio che attiva dei recettori cellulari che a loro volta favoriscono il consumo di grasso, riportandoci in modo fisiologico al tipo di alimentazione sana del paleolitico e facilitando la perdita del grasso di troppo.
Forma mista
La forma mista, con deposizione del grasso sia sul giro vita sia sul bacino, la cosiddetta forma a tronchetto, può trarre beneficio, oltre che dal movimento fisico e dal controllo dell’insulina, anche dalla attivazione dell’adiponectina. Si tratta di una sostanza che probabilmente nell’organismo seguiva il risveglio della primavera, aiutando chi usciva dal lungo inverno a consumare tutto il grasso in eccesso e a tornare un camminatore o un cacciatore veloce, per evitargli di diventare preda. L’adiponectina può essere stimolata naturalmente anche grazie ad un potente antiossidante come l’estratto di mais rosso (ricco di C3G).
Il grasso insomma dice come siamo, cosa mangiamo, quanto poco o tanto ci muoviamo, e dice anche qualcosa del nostro carattere. Conoscendolo si può essere in grado di trovare le soluzioni giuste per ogni forma.