Per buttar giù quei due chiletti
Arriva la stagione più calda: la pelle è più scoperta e le vere forme di ciascuno sono messe più in risalto.
È il periodo dell’accanimento dietetico: sono i mesi in cui ciascuno riesce a tirare fuori il meglio e il peggio di sé tra diete troppo restrittive e inutili crisi cosmetiche d’inadeguatezza.
Quando si vuole cominciare una dieta, quale che essa sia, è bene chiarire il proprio obiettivo (“dove voglio arrivare?”) e capirne il motivo reale. È bene ricordare, che ciascuno ha la propria forma e che il sedere di Belen o gli addominali di Brad (o di chi per loro) sono unici come i polpacci di Maria, la schiena di Paolo, la pancia di Beatrice.
La vera conquista per chiunque, è sentirsi serenamente soddisfatti di come si è.
Sorprendentemente, il momento in cui ci si sente davvero soddisfatti di sé è anche quello in cui di solito si comincia a percepire davvero la forma di sé che si desidera.
Esistono però situazioni nelle quali le strade intraprese girano in tondo senza portare in alcun luogo. “Corro corro e non dimagrisco” è uno degli articoli di Eurosalus che nel tempo ha più fatto da emblema a questo concetto.
Spesso ciò accade perché la strategia intrapresa non si adatta al bisogno della singola persona o perché ai meccanismi che si pensa di sfruttare manca qualcosa.
È il caso di chi smette quasi completamente di mangiare in vista dell’estate, sperando di eliminare la pancia o la cellulite, col risultato di ridurre i propri muscoli e il proprio metabolismo e di mettere il proprio organismo in uno stato di allerta, pronto in qualsiasi momento ad accumulare grasso.
Una strada che punti a una bellezza sana, reale e concreta, è bilanciata e vissuta con serenità.
È questo il motivo per cui lo sport, per così tanti, rappresenta il modo di restare in forma, lasciando spazio alla gioia alimentare. D’altra parte, l’eccesso di chi si allena tanto e mangia poco porta allo stesso risultato di chi non si nutre abbastanza: perdita di muscolo e preparazione all’accumulo di grasso.
In ogni tipo di dieta l’attenzione alla parte infiammatoria è essenziale per perdere peso bene, riducendo l’acqua e il grasso.
Ecco dunque che inserire all’interno della propria settimana qualche giorno di “detossicazione” o di astinenza dagli alimenti che più degli altri stimolano l’innalzamento della propria infiammazione generale, nel contesto di un recupero della tolleranza, è una risorsa formidabile.
Una prima colazione abbondante, la presenza di non più di tre pasti giornalieri, la scelta di carboidrati integrali, e l’abbinamento costante di carboidrati e proteine sono elementi di certa efficacia.
Poiché l’estate si avvicina, qualche integratore alimentare può certamente essere un utile supporto modulante e regolatore. Prodotti come quelli che sono ben descritti nell’articolo su infiammazione e integratori, pubblicato nelle scorse settimane, svolgono perfettamente questo compito. Essi accompagnano delicatamente sulla strada del proprio benessere psichico e fisico, per tornare a sentirsi, a vedersi e a essere, veramente se stessi nel proprio corpo.