Proteine in polvere: scelte e usate bene sono buone per tutti, non solo per i culturisti
Vi confesso una cosa: ho cominciato ad assumere proteine in polvere, non per usi sportivi o di culturismo, e con molta soddisfazione.
La verità di base è che la giusta quantità di proteine serve a tutti e che una grossa fetta di popolazione non ne assume abbastanza, per mancanza di coraggio, voglia o tempo per mangiarle o cucinarle.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità dà come indicazione l’assunzione di circa 1 grammo al giorno di proteine per chilogrammo di peso corporeo.
Facciamo quindi qualche calcolo pratico. Poiché in 100 grammi di carne o pesce o formaggio in genere i grammi di proteine sono circa una ventina, un uomo medio di 70 kg dovrebbe assumere quotidianamente 350 grammi circa di alimenti proteici per far fronte ai 70 grammi circa della propria giornata.
Stesso discorso per la donna di 60 kg che di grammi di alimenti proteici dovrebbe mangiarne 300.
Per ottimizzare l’assorbimento degli aminoacidi che servono, inoltre, sarebbe importante dividere la propria quota proteica sui tre pasti, il che significa inserirle anche a colazione.
Se le vostre quote nutrizionali sono quelle corrette, adeguate al vostro peso, e le proteine sono presenti sin dalla prima colazione, bravissimi. Altrimenti, questo articolo fa al caso vostro e anche un piccolo cambiamento, in questo senso, può fare tanto in termini di salute e benessere psichico e fisico.
Le proteine solubili, sono solo proteine. Diversamente dagli aminoacidi ramificati, sulla cui utilità e sui quali effetti collaterali si può discutere, le tipiche “whey” contengono gli stessi aminoacidi che trovereste nel formaggio (attenzione per gli infiammati da latte: se le proteine sono “da siero di latte” vanno usate solo nei giorni di reintroduzione).
Il modo in cui un atleta usa la propria quota proteica (ad esempio subito dopo l’allenamento) può stimolare e supportare la crescita muscolare. D’altra parte, quando usate normalmente, senza eccessi e con intelligenza, le proteine in polvere sono semplicemente di supporto nutrizionale, metabolico ed energetico (in senso buono).
Se l’idea di mangiare uova o pesce di prima mattina non piace, un misurino (o quello che serve a ciascuno) di proteine nei cereali col latte risolve in maniera positiva, rapida e semplice il dilemma, apportando non solo la giusta energia, ma anche i corretti nutrienti.
E se, tornati a casa, distrutti dopo una giornata di lavoro particolarmente intensa, invece che ordinare la pizza ci si facesse un bel frullato con banana, whey al gusto neutro, latte di soia e cacao?
L’alternativa funziona benissimo anche con yogurt, qualche proteina solubile e un po’ di frutta (i semi oleosi sono un’altra ottima variante proteica da usare in questi momenti poco organizzati).
Via libera dunque, anche per il non culturista all’uso accorto della proteina in polvere, che è buonissima nel latte, nello yogurt e anche nel gelato fatto in casa (e non solo).
Solo una notazione, più che importante, nella scelta del prodotto: il gusto deve assolutamente essere “neutro” o “naturale”. Significa che gli ingredienti devono essere soltanto “proteine idrolizzate” o “proteine” e, eventualmente (ma credo che non ne esistano senza), “lecitina”.
Lasciate da parte aromi, edulcoloranti e dolcificanti, che hanno comunque un effetto negativo dal punto di vista metabolico e sulla sensibilità agli zuccheri. Così si prende il buono, lasciando da parte quello che non serve con buone e giuste proteine anche per i più pigri e i meno elastici di gusto.
Così, buone giuste proteine a tutti.