Lo yogurt 0% fa dimagrire? Verità sullo zero grassi
Da anni, lo yogurt 0% grassi, come il latte scremato e gli alimenti light attirano frotte di consumatori che sperano di facilitarsi il dimagrimento. Ma che senso hanno questi prodotti e servono a qualcosa?
Si parli per un momento di quegli edulcoloranti e dolcificanti artificiali a zero calorie che sono di solito utilizzati in questi prodotti al posto dello zucchero. L’azione di questi sul diabete e l’obesità, oltre che sull’alterazione della flora intestinale è nota da tempo e non ne supporta particolarmente l’uso a scopo dimagrante.
Per quanto riguarda i grassi contenuti nel cibo, si considerino due categorie di prodotto “light” (di solito si tratta in questi casi di formaggi e derivati del latte).
La prima è quella di “nuova generazione” che vede l’utilizzo di latte intero associato ad addensanti con lo scopo di ottenere una densità maggiore e una minor concentrazione di grassi. Nulla di male in questo processo che mantiene i grassi fisiologici del prodotto di partenza. Questa azione di addensamento diverso riduce peraltro la componente di fermentazione del formaggio o dello yogurt, con effetti positivi anche sulla linea.
La seconda categoria di “light”, più usata, è quella “skim”, ovvero “scremata” o “deprivata del grasso” del prodotto di origine. Da studi di popolazione appare che il consumo di questo tipo di prodotto riduca effettivamente le entrate di grassi alimentari durante la giornata, aumentando però in maniera compensatoria quella di carboidrati e zuccheri. In poche parole, a fine giornata, chi ha scelto i prodotti light ha introdotto meno grassi ma più pasta (o, ancora peggio, caramelle o merendine).
Questo tipo di compensazione è lontano dall’essere positivo: come spiegato nell’articolo “Se lo zucchero ingrassa, il grasso inzucchera?“, sono lo zucchero e i carboidrati (molto più dei grassi) i veri responsabili di ingrassamento, resistenza all’insulina e obesità.
Peraltro, la presenza di qualche grasso in più nella preparazione può essere utile nel controllo dell’appetito; con attenzione però a non esagerare perché un eccesso serio di grassi stimola l’appetito invece che controllarlo.
Scegliendo uno yogurt (o un latte o un formaggio) intero, rispetto allo scremato, a fine di giornata si sarà guadagnata qualche caloria da grasso in più, ma si saranno con tutta probabilità ridotti gli introiti da altri prodotti come pasta, prodotti da forno e dolci.
Per un risultato davvero positivo, l’attenzione di chi mangia ricercando salute (e sano dimagrimento) dovrebbe essere spostata sulla qualità del grasso ingerito, piuttosto che sul tentativo di ridurne compulsivamente la quantità.
Grassi di tipo trans o idrogenato artificialmente, come le margarine o i grassi che si trovano nei prodotti da forno, nei fritti e in molti snack promuovono il danno cardiovascolare e aumentano il rischio metabolico.
Grassi buoni come i polinsaturi, omega 3 e omega 6 hanno invece una valenza positiva di salvaguardia della salute.
Troppi grassi “cattivi”, fanno male alla salute e non regolano l’appetito. Grassi buoni usati in modo sensato sono invece compagni di salute e dimagrimento sano.
Nessuno vuole demonizzare gli yogurt a 0% di grassi o il latte scremato. L’importante è usarli con coscienza e consapevolezza, sapendo che, in tutta probabilità, non sarà la loro scelta a condizionare la discesa dell’ago della bilancia.
La discesa può esserci, ma il merito è più verosimilmente di cambiamenti collaterali alla scelta del prodotto light.
Una cosa davvero sensata da guardare nella scelta dello yogurt? Gli ingredienti.
Uno yogurt che contenga zucchero o dolcificante è meglio lasciato sullo scaffale: molto meglio optare per uno yogurt naturale (fatto di solo latte e fermenti), indipendentemente dalla quantità di grasso che contiene.