Vaccino antivaiolo sconsigliato anche dall’American Medical Association
Non sempre il buon senso vince, ma questa volta sembra che il miracolo sia avvenuto.
A fronte delle comunicazioni gravi e perentorie di alcuni virologi che hanno da subito consigliato il ricorso alla antica vaccinazione antivaiolosa con un inusuale accordo tra tutti nel dire che la protezione nei già vaccinati durava solo 20 anni, persino la Associazione Medica Americana che raccoglie il più grande numero di medici negli USA ha evidenziato il possibile rischio di questa vaccinazione se attuata o riattuata su grande scala.
Nella scorsa settimana il parere dell’AMA ha smorzato gli entusiasmi di chi avrebbe voluto cavalcare la situazione per proporre una ulteriore vaccinazione alla popolazione. E nel riferire i dati drammatici che hanno portato alla eliminazione della vaccinazione da quelle obbligatorie fin dal 1980 si fa riferimento solo all’elevato rischio di morte conseguente alla inoculazione (compreso tra 1/100.000 e 1/1.000.000).
Il rischio più elevato invece è nei confronti della forma encefalitica post vaccinale, non mortale ma clinicamente devastante, che fu il vero motivo della sospensione della vaccinazione e che ha afflitto i vaccinati nei decenni passati.
Noi di Eurosalus avevamo già segnalato questa preoccupazione in tutto il nostro dossier sulla guerra NBC, e saremo lieti se nonostante l’immediata dichiarazione di acquisto di dosi vccinali dagli USA, anche l’Italia farà tesoro di queste affermazioni.
Per maggiore tranquillità della gente, è utile ribadire che per fortuna nel corso delle ultime settimane anche il parere di immunologi e infettivologi più avveduti e più cauti è comparso sugli organi di stampa, a segnalare che non è possibile essere certi della cessazione di efficacia della vaccinazione antica, e che i già vaccinati possono ritenersi tendenzialmente protetti e sicuri.