Traffico e sigarette sufficienti ad avvelenare i nostri bambini e a bloccarne lo sviluppo mentale
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Sarà difficile da oggi accendere una sigaretta in casa di un bambino piccolo senza pensare ai danni neurologici che possiamo determinargli, e farlo inconsapevolmente sarebbe comunque criminale, ma portare il bambino a farsi un giro in mezzo al traffico potrebbe avere la stessa valenza lesiva.
Un recentissimo articolo pubblicato su una delle più importanti riviste di pediatria del mondo (Tellez-Rojo MM et al, Pediatrics 2006 Aug;118(2):e323-30) ha evidenziato con crudele realismo che i bambini fino ai 2 anni subiscono danni importanti e bene evidenziabili dal piombo anche per livelli di piombemia che siano nettamente al di sotto del limite di 10 mcg/dL.
Il Centro per le Malattie di Atlanta ha definito potenzialmente pericolosi livelli di piombemia superiori ai 10 mcg/dL già da molti anni. La novità di questo lavoro messicano è di avere scoperto che entro i 2 anni (ma probabilmente anche dopo) livelli di piombo nel sangue nettamente inferiori a quelli considerati “limite” fino ad oggi, determinano dei disturbi neurologici nella crescita evidenti. In particolare vengono alterati fortemente l’Indice di sviluppo mentale e l’Indice di sviluppo Psicomotorio.
Quanti bambini neuropatici di oggi (dal goffo all’autistico) sono in realtà degli intossicati da metalli pesanti?
Poichè il Piombo è presente nel fumo di sigaretta, negli scarichi delle automobili, nelle vernici, e persino nell’acqua di rubinetto potabile, diventa difficile controllare un posibile inquinamento sistematico da piombo come quello che stiamo oggi patendo.
Diventa indispensabile evitare le occasioni di contaminazione evitabili perchè quelle fisse, su cui non possiamo intervenire direttamente restano purtroppo presenti e aggressive nel nostro ambiente.
Sul piano personale diventa indispensabile mettere in atto almeno delle coperture antiossidative come quelle descritte alla voce Piombo.
Dottor Attilio Speciani, allergologo e immunologo clinico
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