L’alito pesante di Venere
Oltre a mettere in fuga i vampiri e gli spiriti maligni, l’aglio ha tante altre proprietà preventive e curative, che sono note da millenni.
In passato lo si sfruttava soprattutto come antibiotico naturale, capace di evitare la suppurazione delle ferite, di arrestare le cancrene e addirittura di rendere immuni dal contagio delle pestilenze. Oggi è apprezzato e utilizzato, anche in farmacologia, soprattutto per le sue proprietà anti-ipertensive.
Tutte queste buone qualità sono sempre andate a infrangersi contro il porverbiale effetto olfattivo, che si manifesta sotto forma di alito fetente. Una controindicazione non da poco, che ha limitato e limita tuttora il consumo di questo bulbo.
Anche i più accaniti mangiatori d’aglio lo allontanano da sé e dalla propria tavola in previsione di un impegno galante. Si direbbe infatti che, a somiglianza dei vampiri, i partner potenziali di ogni età e sesso siano messi in precipitosa fuga dai suoi effluvi.
Adesso tutta questa mitologia antierotica dell’aglio andrà rivista da cima a fondo. Un programma messo in onda di recente dalla BBC (e ripreso con un certo entusiasmo dai giornali di tutto il mondo) ha infatti rivelato una nuova, inaspettata e addirittura sconcertante proprietà dell’aglio: sarebbe un afrodisiaco portentoso, non meno efficace del Viagra nell’arduo prodigio della resurrezione.
A rialzare la testa, oltre all’oggetto delle apprensioni maschili e delle attenzioni femminili, sono anche venditori e produttori dell’afrodiasiaco a spicchi che, in Inghilterra, hanno visto aumentare le vendite di aglio del 32% in pochi giorni.
Per ora la notizia riguarda Afrodite esclusivamente nella meccanica fisiologica maschile, mentre non si sa nulla dell’efficacia di questo smodato consumo di aglio (crudo, si raccomanda) dal punto di vista delle dinamiche di coppia.
Bisognerà vedere se il gentil sesso, col tempo, saprà farci il naso.
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Bernard Jensen Aglio. Proprietà medicinali e poteri di guarigione di un alimento eccezionale
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