Niente Alzheimer! Alleno il cervello
Con 8 semplici mosse si possono migliorare sensibilmente le nostre capacità intellettuali (e di memoria) e preservare il nostro cervello dall’invecchiamento.
Sono piccole e semplici strategie che possono migliorare la vita quotidiana, mantenendo la nostra mente in perfetta efficienza fino in tarda età e aiutandoci a evitare gli spiacevoli inconvenienti in cui si incappa dimenticandosi il nome di una persona oppure dove si sono lasciate le chiavi di casa o dell’auto.
E molto probabilmente contribuiscono anche a prevenire le stesse gravi malattie che tutti temono.
1. Controllare l’udito: se siete una persona con problemi d’udito la vostra memoria può soffrirne. Una ricerca della Brandeis University ha dimostrato come le persone con deficienze uditive spesso impiegano molta concentrazione nel cercare di capire quello che viene detto e, poi, non riescono a ricordarselo. È quindi utile fare il test dell’udito almeno una volta ogni 3 anni dopo i 50 e prevenire deficienze uditive non esagerando (da giovani) con il volume dell’iPod o dell’MP3, non superando la soglia dell’80% del volume massimo.
2. Controllare il peso: nei test di memoria le persone con un Indice di Massa Corporea (IMC o BMI) di 20 ricordano una media di 9 parole su 16, mentre quelle con un BMI di 30, ossia alla soglia dell’obesità, ne ricordano solamente 7. La differenza pare piccola, ma i ricercatori sostengono abbia un impatto importante. Per la “prestanza” del nostro cervello, quindi, sarebbe saggio avere un BMI che rappresenti una via di mezzo: circa 25.
3. Mangiare ogni giorno frutta e verdura fresche: in uno studio della Rush University le persone che consumano tre piatti di vegetali quotidianamente hanno 40% di probabilità in meno rispetto a chi non lo fa di incappare nella diminuzione delle proprie capacità cognitive nei futuri 6 anni. I consumatori di insalata e verdure crude restano, rispetto a chi snobba i vegetali, mentalmente più giovani. L’effetto è dovuto alla grossa quantità di Vitamina E contenuta nei vegetali, sostengono i ricercatori: è quindi importante mangiare inoltre spinaci, mandorle e semi di girasole, magari in un unico piatto e più volte al giorno.
4. Accrescere il proprio livello d’attenzione: con il passare degli anni si diventa meno sensibili agli stimoli provenienti dall’esterno e si fatica a selezionarli quanto più l’ambiente risulta distraente. Per aiutarsi si potrebbero fare corsi specifici di “attention-training“, ma anche solo abituarsi a tenere un diario delle cose diverse dal solito capitate in giornata ci aiuta a focalizzare l’attenzione sugli stimoli diversi.
5. Mangiare più pesce: uno studio norvegese ha scoperto che le persone che mangiano qualsiasi tipo di pesce almeno una volta la settimana conseguono nei test psicologici risultati migliori rispetto a coloro che non mangiano pesce. La differenza la fa l’assunzione o meno degli acidi grassi Omega-3 e altri componenti del pesce (il fosforo), “amici” della memoria. È quanto sostiene A. David Smith, professore di farmacologia all’Università di Oxford. Bisognerebbe mangiare pesce due volte la settimana, dice il professore e, se non si ama il pesce si può sempre provare con gamberetti, ostriche ecc.
6. Porre estrema attenzione agli zuccheri e all’eccesso di carboidrati: con un livello di zucchero cronicamente elevato nel sangue c’è un rischio maggiore di incorrere in leggere forme di demenza, anche se le persone non sono diabetiche. Un livello di zucchero nel sangue “perpetuamente” alto può causare una distruzione dei vasi sanguigni e una diminuzione della capacità cerebrali. È quanto sostiene la professoressa Elizabeth Barrett-Connor, della Università della California, San Diego, Dipartimento di Medicina. È quindi importante controllare il proprio livello di zucchero nel sangue almeno una volta all’anno, livello che non deve essere superiore a 100 mg/dl, secondo quanto sostenuto dalla American Diabetic Association.
7. Comportarsi come un boy scout: nell’ottica di avere un cervello sempre in forma la coscienziosità nel proprio lavoro e l’auto-disciplina sono fondamentali. Portano a una diminuzione della “erosione” delle capacità celebrali e ad un minore rischio di incorrere nell’Alzheimer. Quindi per il mantenimento delle proprie capacità intellettuali coltivate la vostra coscienziosità! Passare, per esempio, 20 minuti della nostra giornata pulendo la casa, dice il professore di psicologia Brent Roberts dell’Università dell’Illinois all’Urbana-Camping, è un’ottima medicina alla memoria.
8. Controllare il sale nell’alimentazione per mantenere in equilibrio la pressione sanguigna: uno studio effettuato nel 2007 dimostra come le persone con ipertensione sono il 40% più a rischio di perdite di memoria e di efficienza del cervello rispetto a quelle con una pressione sanguigna normale. Il nostro cervello si “danneggia” con l’età e l’ipertensione non fa che dare una mano.