Vaccino antinfluenzale e convulsioni. Quest’anno inizia male
Partiamo dai VAERS (Vaccine Adverse Events Reporting System) che sono registri ufficiali internazionali che raccolgono i dati dei possibili accidenti intervenuti a seguito e a causa delle diverse vaccinazioni.
Troppo spesso, chi cerca di definire le vaccinazioni assolutamente innocue dimentica di fare riferimento a queste strutture ufficiali purtroppo veridiche e basate su dati che semmai potrebbero essere sottostimati piuttosto che il contrario. La critica pesante spesso rivolta al mio articolo sui rischi da vaccinazione deve solo confrontarsi con i dati ufficiali e trarne gli spunti utili per difendere se stessi e i propri figli.
Quest’anno c’è una novità grave. L’Australia ha iniziato a vaccinare fin da febbraio-marzo scorso i suoi bambini, con lo stesso vaccino trivalente utilizzato nella scorsa stagione influenzale ma quest’anno il numero di reazioni gravi alla vaccinazione è nettamente cresciuto. Già lo scorso anno la FDA statunitense aveva rilevato un netto incremento di questi eventi nei bambini minori di due anni, ma evidentemente questo aspetto non è stato granché preso in considerazione come possibile pericolo dai vari scienziati e dai vari ricercatoridei singoli Servizi Sanitari mondiali.
Così quest’anno i bambini australiani sono stati i primi a vedere effetti avversi dalla ripetizione del vaccino. Cosa può determinare questi elementi? Magari la ripetizione stessa dell’uso dell’adiuvante del vaccino H1N1 (che è dentro al trivalente). Personalmente definii un rischio l’uso di quell’adiuvante in virtù delle ricerche già esistenti sul tema e scrissi un articolo in cui spiegavo perché io non mi sarei mai vaccinato contro l’H1N1.
Molti ricercatori (gli stessi che giuravano sulla letalità dell’influenza suina) dissero che quell’adiuvante era assolutamente innocuo ma il sistema immunitario funziona per fortuna imparando a conoscere il nemico nelle diverse occasioni e la ripetizione dello stimolo immunogeno potrebbe essere corresponsabile di queste reazioni.
I dati dell’FDA relativi alla scorsa stagione invernale confermano l’aumento delle convulsioni con l’uso del vaccino Fluzone (il trivalente) ma continuano a ribadire l’uso della vaccinazione nei bambini superiori ai 6 mesi di età, senza cambiare alcuna delle raccomandazioni esistenti.
Nella pagina del CDC (Center for Disease Control and Prevention, di Atlanta) viene segnalato che l’aumento di convulsioni è maggiormente visibile in bambini che ricevano contemporaneamente la vaccinazione antinfluenzale trivalente e la vaccinazione antipneumococcica.
Il 23 aprile scorso la disposizione australiana ad evitare la vaccinazione antinfluenzale per i bambini fino ai 5 anni è passata da regionale a nazionale e ha come è ovvioportato a reazioni impprtanti da parte delle lobby coinvolte. A fronte delle notizie di tipo sanitario preoccupate sugli effetti non descritti del vaccino è partita una campagna di stampa (chissà da chi supportata?) indicante il possibile caos ospedaliero causato dalla miriade di bambini non vaccinati che si sarebbero ammalati di influenza suina H1N1…
Io continuo a difendere il diritto di tutti a scegliere consapevolmente le proprie forme di terapia, ma ormai si ha la sensazione che le notizie sanitarie (ovviamente per chi può permetterselo) siano sostenute principalmente da lobby di interesse commerciale e la ricerca della verità diventa ogni giornopiù difficile.
Personalmente, nel caso di bambini sani e perfettamente in grado di affrontare l’influenza H1N1 che anche quest’anno sarà dominante proseguiro nell’indicare modalità di prevenzione antinfluenzale diverse da quelle della vaccinazione.