Come affrontare l’astinenza da caffè?
Se si bevono numerosi caffè al giorno possono capitare forti mal di testa nel momento in cui non si può berne. Come farlo passare? Bevendo di nuovo del caffè; ciò tuttavia si spiega con una vera e propria crisi d’astinenza (che merita una riflessione) da dipendenza da caffeina.
Il fenomeno è stato ben studiato negli ultimi anni. Il sistema nervoso, durante la crisi, attiva dei meccanismi di vasocostrizione o di vasodilatazione (a seconda della zona di cervello considerata), che causano la comparsa del mal di testa. Come per un “drogato”, se si riassume la sostanza cessa lo stimolo e il dolore sparisce.
La sensibilizzazione cerebrale è molto simile a quella che si verifica nel corso di una ipersensibilità alimentare. La persona che ne soffre è portata ad assumere più frequentemente quel particolare alimento perché mangiandolo si producono alcune sostanze infiammatorie (l’infiammazione da cibo) che in un certo modo fanno piacere al cervello, anche se sul resto dell’organismo possono provocare un danno.
La reazione di astinenza da caffeina non è comunque di forte intensità e rientra nel criterio della accettabilità da parte del mondo scientifico.
Chi comunque volesse decidere di cambiare evitando stimolanti ed eccitanti chimici o alimentari, o fosse costretto a farlo per motivi di salute (in menopausa, ad esempio, il caffè dovrebbe essere molto limitato) può utilizzare questa semplice tecnica di distacco: ridurre gradualmente il dosaggio complessivo, semplicemente togliendo un cucchiaino di caffè dalla tazzina, e aggiungendo invece un poco di acqua per circa 3 giorni.
Poi, ogni 3-4 giorni, ridurre nello stesso modo il quantitativo di ogni tazzina di un altro cucchiaino, fino ad arrivare nel giro di un mese a bere tre tazzine al giorno di una miscela fatta da 1 cucchiaino di caffè e il resto di acqua.
A quel punto le tazzine possono diventare solo 2 per una settimana, e infine solo 1 per un’altra settimana, fino a sospendere del tutto l’assunzione.