EXPO2015, in cammino verso il futuro tra sapori e colori
Non sappiamo ancora come sarà EXPO2015, che vedrà la sua inaugurazione il prossimo Primo Maggio, a dispetto di tutti coloro che hanno cercato di ostacolarne lo sviluppo.
I Paesi aderenti hanno confermato la loro presenza e iniziano a vedersi pubblicità e programmi decisamente “EXPO oriented”, con forti richiami al cibo, all’agricoltura, all’alimentazione e alla partecipazione delle diverse nazioni che daranno vita alla manifestazione.
Dal primo dicembre, grazie all’incessante lavoro di Stefano Carnazzi, di Annalisa Cavaleri e di tutta la redazione, diretta da Roberto Arditti e da Simone Molteni, EXPO.net, il sito del magazine di EXPO2015 è finalmente on-line.
Si accede al sito digitando magazine.expo2015.org e si viene accolti, in Italiano o in Inglese, da una produzione di articoli, interviste, ricette, colori e sapori che possono fare venire l’acquolina in bocca o portare a riflettere sulla sostenibilità della produzione alimentare.
L’alimentazione e il cibo sono raccontati, spiegati e discussi a 360 gradi, grazie ad un gruppo internazionale di “columnist” (di cui anche io faccio parte) che hanno qualcosa da dire su cibo, nutrizione ed ecologia.
Il risultato visivo è molto piacevole, l’interazione tra gli articoli, le ricette e le fotografie apre una finestra visiva, culturale e pratica sul mondo e sulla alimentazione nel mondo.
La proposizione del cibo e del gusto italiano viene declinata in modo da essere recepita da qualsiasi lettore che può leggere queste pagine da qualsiasi parte del mondo.
Dalla “Storia della pizza” alle “Campagne di prevenzione del diabete in Italia“, passando per i “Segnali dello zucchero sull’organismo“, ogni giorno articoli nuovi e interviste andranno a costruire una sorta di enciclopedia viva dell’alimentazione e del rapporto tra la Terra e l’Uomo.
Dal sito sono acquistabili anche i biglietti per Expo, che in modo forse inaspettato stanno raggiungendo un notevole livello di vendita a livello internazionale, espressione del richiamo che l’Italia, con la nostra cucina e la cultura alimentare che la contraddistingue, ancora esercita sul mondo.
Perché EXPO2015 sia punto di partenza e di crescita per un futuro di consapevolezza sulla nutrizione per tutto il pianeta.