Aldo Giovanni e Giacomo, i messaggi positivi di una commedia nuova, tutta da vedere
Aldo, Giovanni e Giacomo sono sportivi, corrono (almeno Giovanni Storti, gli altri inseguono), cercano di mangiare sano e di restare in forma.
In tutti i loro film la bicicletta, il calcio e lo sport sono in un modo o nell’altro presenti e il loro ultimo film “Il ricco, il povero e il maggiordomo” oltre che stimolare divertimento e commozione, lancia anche messaggi importanti per il benessere.
Insieme alla mia famiglia ho assistito alla prima ufficiale del film, presentato a Milano, all’Odeon, il 10 di dicembre. La foto ritrae infatti mio figlio Alessandro abbracciato ai tre protagonisti nel foyer del cinema, poco prima della proiezione.
I loro film mi sono tutti piaciuti, ma questo ha una marcia in più, perché descrive una storia piacevole, costruendo una realtà paradossale e evocando un immaginario in cui ognuno possa sempre arrivare a riconoscere se stesso o i propri amici.
La vicenda riecheggia temi che vengono dal “Capitale umano” di Virzì, dal “Grande freddo”, da Verdone, da Woody Allen e da altri film ancora, ma si sviluppa con una originalità e una freschezza in cui i tre attori/registi sanno come mettere a frutto il loro ormai consolidato rapporto con il pubblico.
Sono uscito dal cinema, alla fine del film, sapendo di avere ricevuto moltissimo, commosso da alcuni spunti, e decisamente sorridente per la quantità di risate fatte durante tutto il film, oltre ad essere arricchito dai messaggi più o meno subliminali che il film lancia, espressione e segnale del percorso che ognuno dei tre attori sta facendo nella propria vita.
La sigaretta tolta di bocca al ragazzo con un tipico gesto “alla Giovanni…”, la riflessione sul ritrovare se stessi fatta da Giacomo, le comunicazioni di Aldo ai ragazzi cui insegna a saper perdere giocando a calcio, per trasformare anche quel momento in una vittoria.
Messaggi che oggi aiutano ad essere migliori e a vivere il Natale con il cuore più aperto e con qualche spunto in più di felicità, sapendo che la salute e il benessere passano anche dalla accettazione dei propri limiti, su cui si può sorridere, divertendosi nel passare un paio di ore in allegria.
Anche quest’anno, grazie a Giovanni, Giacomo e Aldo. Buon Natale.