Vitamina D nell’infanzia per sconfiggere l’asma
La vitamina D si sta rivelando sempre più una panacea per ogni male: dal sonno alla prevenzione tumorale e del diabete, passando naturalmente per la salute delle ossa.
Ulteriori conferme sull’utilità di questa preziosa sostanza arrivano da un recentissimo studio pubblicato a maggio 2018 su JAMA, autorevole rivista scientifica americana.
Lo studio ha valutato la ricorrenza di “wheezing” (il respiro tipico dell’asma) nei bambini afroamericani nati “pretermine” (ovvero nati “prima del termine atteso per la gravidanza”), comparando il solo apporto di vitamina D con la dieta rispetto alla supplementazione “attiva” (fatta attraverso un integratore vero e proprio).
Lo scopo dell’analisi era comprendere se la supplementazione di vitamina D, in aggiunta a quella normalmente assunta con gli alimenti, potesse ridurre la ricorrenza del tipico sintomo asmatico.
La popolazione analizzata, fatta di bambini afroamericani nati pretermine, è stata scelta consapevolmente. Si tratta infatti di una delle popolazioni più soggette allo sviluppo di asma e rappresenta per questo il campione ideale per studiare il ruolo della vitamina D nella prevenzione del disturbo.
I risultati a 12 mesi hanno mostrato che una supplementazione giornaliera “attiva” di 600 UI di vitamina D è stata in grado di ridurre la ricorrenza di wheezing in maniera statisticamente significativa rispetto alla sola integrazione con il cibo.
Il risultato dello studio non può che confermare ulteriormente non solo la validità della vitamina D come strumento di salute, ma anche l’utilità di assumerla come integratore (nelle modalità corrette e sotto controllo medico) per poter godere appieno dei benefici di questa vitamina “tuttofare”.
Bibliografia essenziale
- Hibbs A.M., Ross K., Kerns L.A. et al, Effect of Vitamin D Supplementation on Recurrent Wheezing in Black Infants Who Were Born Preterm. JAMA. 2018;319:2086-94. doi:10.1001/jama.2018.5729.