COVID, influenza e prevenzione invernale
(Questo articolo è stato scritto nell’autunno 2020. Aggiornamenti e attualizzazioni si possono trovare all’articolo di ottobre 2021 su “I nuovi virus fuori stagione”)
La prevenzione dalle malattie tipiche dell’autunno e dell’inverno quest’anno dovrà essere particolarmente attenta e incisiva perché la presenza del virus Sars CoV-2, responsabile del Covid-19, obbliga a tutelare non solo se stessi, ma anche tutti coloro che si frequentano o con cui si vive.
Nei mesi scorsi si è capito, nel dramma della pandemia, che le complicanze letali della malattia provocata da questo coronavirus sono dovute alla tempesta infiammatoria e alla attivazione di citochine stimolate dal virus. Queste citochine vanno ad agire sul sistema immunitario, sulla coagulazione e sul metabolismo. Si è inoltre scoperto che alcune particolari condizioni metaboliche come l’alterazione della glicemia e gli alti livelli di glicazione presenti nell’organismo riescono a indurre e mantenere le complicanze della malattia cambiando radicalmente le statistiche di letalità per quelli che sono stati contagiati.
Per avere un’idea di quanto valga l’alterazione della glicemia nella difesa dalle complicanze del Covid, è bene sapere che nel Regno Unito si è visto che in relazione all’età, l’indice di letalità da Covid per i diabetici varia da 2 a 6,5 volte l’indice di letalità della popolazione normale e per le persone con un diabete appena diagnosticato la letalità è 12 volte maggiore rispetto alle persone “normali”. Significa che una persona inconsapevole di avere il diabete ma con i danni da zuccheri evidenti alla misurazione (albumina glicata e Metilgliossale) possono avere inconsapevolmente danni molto intensi pur credendo di essere in buona salute.
Oggi più che mai quindi nella prevenzione invernale si dovrà tenere conto anche dei livelli di infiammazione da alimenti e della infiammazione da zuccheri, due delle più importanti forme di infiammazione alimentare, che possono essere misurate efficacemente con il test PerMè, con il Glyco Test e con il Recaller 2.0 Test.
Questo articolo vuole essere una guida pratica per supportare l’organismo a prevenire e ad affrontare con successo le malattie da raffreddamento tipiche dell’inverno, perché si può aiutare ogni persona a prevenire e affrontare le malattie da raffreddamento e l’influenza anche attraverso una forma naturale di prevenzione, che può affiancarsi efficacemente a qualsiasi altra forma di prevenzione che si decida di mettere in atto.
Come negli anni passati, l’incremento dei casi influenzali previsti diventerà importante da fine dicembre fino alla fine di febbraio (periodo in cui purtroppo l’inquinamento ambientale va a complicare qualsiasi condizione infiammatoria o catarrale) anche se la complessità dei virus in circolazione potrebbe favorire un picco pre-natalizio e un picco successivo.
Il nostro suggerimento sulla scelta di effettuare la vaccinazione antinfluenzale è di condividere e discutere le più appropriate scelte vaccinali antinfluenzali con il proprio medico curante, che saprà orientare per il meglio le scelte preventive. Il personale sanitario deve in particolare considerare la utilità di vaccinarsi preventivamente, considerata la elevata presenza di contatti potenzialmente critici con i propri pazienti.
Quest’anno la vaccinazione antinfluenzale sarà fortemente consigliata perché molti ricercatori dicono che la ridotta frequenza di infezione da virus influenzale dovrebbe consentire una più accurata diagnosi della eventuale infezione da Sars CoV-2. In realtà qualche problema esiste perché è possibile che le scorte di vaccino antinfluenzale non siano sufficienti e perché l’efficacia della stessa vaccinazione antinfluenzale non è completa. Si parla di circa il 55% di efficacia che è un buon numero, ma non è certo il 100%.
Soprattutto se la propria attività e le proprie abitudini portano a una intensa vita di relazione, la vaccinazione antinfluenzale è consigliata, anche se efficace solo nel 55% dei casi e non protettiva nei confronti di mutazioni del virus influenzale e dei molti paramixovirus circolanti in autunno inverno, perché può essere di supporto e aiuta nella eventuale diagnosi differenziale.
Sicuramente io suggerisco la vaccinazione antinfluenzale a chi, avendola fatta da anni, ne ha sempre tratto beneficio, così come suggerisco a chi abbia sempre effettuato con efficacia una prevenzione con supporti naturali e abbia un a vita di relazione sufficientemente controllata di proseguire in questa direzione. I soggetti a rischio per condizioni diabetiche rilevanti, per immuno-soppressione o per età avanzata devono considerare la vaccinazione come fortemente consigliata. I suggerimenti presenti in questo articolo sono comunque indicati per tutti, sia per chi scelga la vaccinazione classica sia per chi scelga in modo differente.
Consiglio questi specifici supporti per aumentare le difese personali. Si tratta della stessa terapia preventiva che io metto in atto per la mia persona.
Fitoterapici e minerali a sostegno delle difese immunitarie
Il caposaldo della prevenzione invernale è un’associazione di Crucifere (cavolo, broccoletti, verza) con Zinco, Manganese e Betaglucano. Zerotox Betamune è una preparazione originale che sfrutta appunto l’azione antinfiammatoria di un particolare estratto di broccolo, che riduce molte citochine proinfiammatorie e attiva una intensa azione anti-inquinamento da parte dell’organismo.
La sua azione di difesa dall’inquinamento la rende indispensabile in città ad alta densità di traffico. La sinergia con Zinco e Manganese (potenti attivatori delle naturali funzioni antiossidanti) e Betaglucani (che modulano il sistema immunitario) consente di usare questo prodotto con efficacia sia per la prevenzione delle malattie invernali a cominciare dal periodo autunnale, sia nella cura dei disturbi respiratori durante tutto l’anno.
Zerotox Betamune può essere usato a lungo in fase preventiva (1 tavoletta al giorno), cominciando il suo impiego fin dalla metà di settembre o in qualsiasi momento della stagione autunno-invernale si voglia iniziare. L’associazione dei suoi vari componenti ne consente l’uso anche in casi acuti (tosse, bronchite, raffreddamenti) con dosi fino a 3-4 tavolette distribuite nella giornata, per i 3-4 giorni necessari ad aiutarne la rapida risoluzione.
Il nostro suggerimento è di iniziare a prenderne una tavoletta al giorno, per tutto il periodo autunno-inverno, fino alla comparsa delle gemme sugli alberi (intorno alla metà/fine di marzo). Il prodotto si trova regolarmente in farmacia o può essere acquistato direttamente on line.
Un altro prodotto di forte utilità per la difesa dalle malattie da freddo è il geranio (Pelargonium sidoides), presente nel fitoterapico Kaloba. La sua azione di supporto riguarda soprattutto l’area “naso-gola” e può agire efficacemente se preso ai primi sintomi. Si tratta dell’estratto delle radici di un geranio sudafricano. Ne vanno prese 30 gtt tre volte al giorno o 3 compresse da 20 mg 3 volte al giorno per un periodo di 7-10 giorni. In acuni casi anche un dosaggio più elevato (6 compresse al giorno per 2-3 giorni) può aiutare a ridurre i sintomi più acuti.
Utile ricordare che il Pelargonium sidoides è da anni considerato un ottimo rimedio anche per il trattamento dell’Helicobacter pilori. Nei bambini dai 6 ai 12 anni meglio utilizzare lo sciroppo a un dosaggio di 5 ml (che corrispondono a 13 mg) 3 volte al dì mentre, in assenza di dati specifici, questo prodotto non deve essere usato in bambini sotto i 6 anni.
Antiossidanti e altri minerali
Adulti e bambini, nello stesso periodo che parte da metà settembre e arriva alla primavera, possono assumere a giorni alterni 1 capsula di Oximix 1+ Immuno (miscela di minerali oxiprolinati adatti alla protezione invernale) o di Oximix Multi+ (quando ci sono carenze minerali più importanti) durante o dopo la prima colazione.
Per i bambini piccoli si suggerisce l’uso della sola forma liquida di Oximix 1+, in modo da poterne miscelare i 5 ml della dose direttamente in acqua o succo.
Si tratta di due miscele di minerali che stimolano efficacemente la capacità difensiva del sistema immunitario.
In periodi di particolare freddo, umidità o affollamento, va usata invece una dose doppia o tripla di Oximix 1+ per periodi di 8-10 giorni, soprattutto in concomitanza dei picchi epidemici (anche questo prodotto è disponibile on line oltre che nelle farmacie).
Vitamina C
Durante il periodo invernale, va presa una integrazione di Vitamina C. In genere consigliamo una dose compresa tra 500 e 1000 mg al giorno, suggerendo preparazioni come C-1000 Start che contiene anche Rosa Canina, nella misura di 1 compressa al giorno, o Ester-C Plus 500, 1 o 2 capsule da 500 mg al giorno. Nella primavera 2020 molti di questi prodotti sono stati esauriti. Un ottimo prodotto sostitutivo è C-Tab (Unifarco) al dosaggio di 1 compressa da 1 g al giorno, aumentabile a 2 nelle fasi più critiche dell’inverno. In caso di mancanza di questi prodotti dal mercato può andare bene comunque qualsiasi vitamina C, da scegliere, con l’aiuto del farmacista, tra quelle con meno conservanti e additivi.
Probiotici e derivati batterici
L’azione dei probiotici per difendersi dalle infezioni delle vie respiratorie sta diventando sempre più rilevante ed efficace.
Un particolare ceppo di probiotico (Streptococcus salivarius) agisce in modo ottimale per prevenire le infezioni che riguardano le alte vie respiratorie (naso, gola, faringe, orecchie).
Per persone che facilmente si ammalano di otiti, faringiti, tonsilliti e raffreddori ripetuti, io suggerisco l’uso di una preparazione che si può trovare in farmacia, Bactoblis, in compresse solubili, che vanno utilizzate alla fine della giornata, dopo essersi lavati i denti, andando a letto e mettendo una compressa in bocca. Questa va sciolta in bocca fino a completa dissoluzione. Di solito suggerisco un paio di cicli da un mese durante l’inverno. Il primo ad ottobre e il secondo a gennaio, ad esempio.
Per chi invece tende a ripetere forme infettive delle basse vie aeree (bronchiti, tracheiti e broncopolmoniti con tosse e difficoltà di respiro) il suggerimento è la ripetizione per tre cicli di un prodotto come Ismigen, Broncho-vaxom o altri simili, caratterizzati dalla presenza di lisati batterici che vanno assunti (lontano dal pasto) per 10 giorni di fila, seguiti da 20 giorni di sospensione. In pratica 1 capsula o bustina per i primi 10 giorni del mese, per tre volte.
Lo schema preferito
Ogni giorno, a partire dall’inizio di ottobre:
- 1 tavoletta di Zerotox Betamune al giorno (aumentare la dose al bisogno).
- 1 capsula di Oximix 1+ Immuno al giorno (o 5 ml diluiti in acqua o succo per i bambini) alternata a 1 capsula di Oximix Multi+ Complete.
- 1 tavoletta di Oximix C1000 +, oppure 2 tavolette di Vita C Immuno o di Ester C plus 500 prese durante la prima colazione.
- Trattamento con Bactoblis (1 capsula da sciogliere in bocca alla sera per un mese, a ottobre e gennaio) per chi soffre spesso di otiti, faringiti e mal di gola.
- Trattamento con Ismigen o Broncho-vaxom, per 10 giorni al mese per tre mesi, per chi soffre di infezioni delle basse vie aeree.
Cosa fare ai primi sintomi (in aggiunta alla terapia di prevenzione), per qualche giorno
Aumentare Betamune a 2-3 tavolette al giorno.
Aumentare Oximix 1+ Immuno a 2-3 capsule al giorno.
Olio essenziale di melaleuca (Tea Tree oil), un rimedio con potenti proprietà antimicotiche e antivirali, si può assumere per via orale se non sono state evidenziate reattività specifiche, in media 3 gocce (o più) su una punta di zucchero o direttamente sul cucchiaino da deglutire rapidamente con l’aiuto di un bicchiere d’acqua, dopo la prima colazione, o comunque dopo mangiato.
Il rimedio va inghiottito rapidamente, perché può risultare fastidioso.
In alternativa, ai più piccoli si può somministrare della propoli decerata, 1 bustina o 1 tavoletta da succhiare al giorno. In caso di mal di gola, Dria Propoli spray è efficacissimo per contrastare il progredire del disturbo.
Se il disturbo non passa o è particolarmente intenso, si possono affiancare alcuni altri medicinali naturali:
In caso di sintomi infiammatori più intensi, con componente allergica (come nell’asma), è necessario affiancare della Ribilla Zerotox al dosaggio di 2 perle durante al prima colazione e 2 perle durante la cena.
Una nota specifica per il Covid: già durante la primavera 2020 abbiamo raccolto in una tabella specifica i sintomi più rilevanti per aiutarsi a capire la differenza tra una influenza, una infezione da Sars CoV-2 o un semplice raffreddore. Può valere la pena di tenerla sott’occhio nei prossimi mesi.
Utile segnalare che la perdita di olfatto e di gusto, tipici del Covid, si presentano però solo nel 27% dei casi e che se è “abbastanza” vero che la sequenza dei sintomi per il Covid è
- febbre in crescita graduale
- tosse
- dolori muscolari
è anche vero che in molti casi i sintomi d’esordio del Covid sono stati la diarrea o la confusione mentale. Quindi, ripetiamo, il contatto con il medico è sempre benvenuto.
Dieta e infiammazione: sua importanza per il Covid
La prevenzione dalle malattie invernali si basa anche sugli aspetti nutrizionali personalizzati, che si possono definire grazie alla effettuazione del Test PerMè, del Glyco Test e del Recaller 2.0 Test. In particolare segnalo che il controllo della glicazione e dell’infiammazione, anche in funzione della prevenzione delle complicanze da Covid, sono quest’anno di particolare rilievo.
Nell’articolo “Controllare l’infiammazione con la dieta prima che brucino gola, tonsille e bronchi” viene descritto in dettaglio come l’alimentazione possa aiutare chiunque a rendere attivo il proprio sistema immunitario.
Resta ovviamente inteso che di fronte ad un disturbo che pure abbia caratteristiche conosciute come i raffreddamenti stagionali, ma che duri in modo anomalo oppure si manifesti in modo intenso, ad esempio con febbre elevata, è bene mettersi in contatto con il proprio medico per un parere ed una eventuale valutazione clinica.