“Stare” nella pandemia con il cibo: gli effetti del COVID-19 sui Disturbi del Comportamento Alimentare
Uno dei vissuti psicologici più comuni riferito durante questo tempo di pandemia da COVID-19 è la percezione di assoluta mancanza di controllo.
L’incertezza che ha caratterizzato per mesi le nostre vite si è unita al prolungato vissuto di restrizioni, portando a conseguenze su piano fisico e psicologico ingenti sia a breve che a lungo termine (ad esempio, la paura ossessiva di contaminazione, l’ansia, la depressione, l’isolamento sociale, le fobie). Tra queste conseguenze, da marzo 2020 è stato osservato un significativo incremento dei Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA) (Cooper et al., 2020).
ADI – Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione clinica ha registrato nell’ultimo anno (febbraio 2020 – febbraio 2021) un significativo aumento dei DCA (in media del 30% in più rispetto allo stesso periodo 2019-2020), un abbassamento della fascia di età (13-16 anni) e un incremento delle diagnosi di anoressia nervosa.
Ma per quale motivo si è osservato questo incremento? Il percepito bisogno di “avere tutto sotto controllo” è un elemento che, insieme ad altri fattori, può fare da terreno fertile per la comparsa di un disturbo del comportamento alimentare. In effetti, chi soffre di DCA vive spesso nel bisogno di controllare eccessivamente, oltre al cibo, molti domini della propria vita (la performance scolastica/sportiva, le relazioni…), con il risultato di una sofferenza particolare quando il controllo non può esserci, come nel caso di eventuali imprevisti o da questioni al di fuori della propria possibilità.
La totale incertezza pandemica che ha caratterizzato gli scorsi mesi, così come i dubbi legati al futuro che la quarantena ha imposto, è stata per questi soggetti una sfida particolarmente difficile e impegnativa, rendendo di fatto gli scorsi mesi un fattore di rischio ulteriore per l’insorgenza e l’aggravamento del DCA (Cooper et al., 2020; Robertson et al., 2021).
In aggiunta, molte delle abituali attività che fungono da “effetto ansiolitico” (pensiamo ad esempio alla relazione sociale o allo sport) sono state negate a causa delle restrizioni, rendendo la situazione ancora più complessa. Nel tentativo di gestire ansie, stress e paure, alcune persone possono aver trovato rifugio (e sollievo momentaneo) nel cibo e nelle abbuffate o nella restrizione dello stesso, con l’effetto tipico di trovarsi a stare sempre peggio.
Attenzione ai campanelli di allarme: ansia, angoscia, senso di impotenza, inadeguatezza, tristezza o frustrazione sono ovviamente segnali che qualcosa da affrontare per poter stare meglio c’è (e il modo funzionale e sano per farlo esiste). Un’eccessiva attenzione verso il cibo o verso il proprio corpo, la tendenza a non consumare cibo in compagnia (preferendo farlo da soli in luoghi o in momenti diversi rispetto a colleghi/amici/familiari), così come un’attenzione esagerata all’attività fisica, possono essere elementi altrettanto importanti per indicare la presenza di un potenziale problema e stimolare di conseguenza la ricerca di una più serena e sana soluzione.
Sentirsi persi o impotenti (a maggior ragione in un periodo come quello che abbiamo passato e stiamo passando) è assolutamente normale. Il modo in cui affrontiamo questo disagio (e tutto ciò che può derivarne) è ciò che fa davvero la differenza in termini di salute, di serenità e di sorrisi. In questo senso, affidarsi al giusto professionista o alla giusta équipe (pensiamo allo psicoterapeuta, ma anche al medico e al nutrizionista, come le figure presenti nel Centro Medico SMA) è fondamentale.
Riferimenti bibliografici
- Cooper, M., Reilly, E. E., Siegel, J. A., Coniglio, K., Sadeh-Sharvit, S., Pisetsky, E. M., & Anderson, L. M. (2020). Eating disorders during the COVID-19 pandemic and quarantine: an overview of risks and recommendations for treatment and early intervention. Eating disorders, 1-23.
- Robertson, M., Duffy, F., Newman, E., Bravo, C. P., Ates, H. H., & Sharpe, H. (2021). Exploring changes in body image, eating and exercise during the COVID-19 lockdown: A UK survey. Appetite, 159, 105062.