Problemi osteoarticolari: come contenere i danni limitando l’uso continuato di farmaci ed i loro effetti collaterali
Infiammazioni e traumi osteoarticolari accompagnati da dolore e rigidità, artrosi, artrite, demineralizzazione, mal di schiena cronico, stati di tensione muscolare localizzati sono molto diffusi e minano la qualità di vita di chi ne soffre.
La causa di questi disturbi è spesso una degenerazione progressiva delle cartilagini e delle ossa dovuta, soprattutto nelle persone anziane, ad uno squilibrio tra “usura e rigenerazione”. Responsabili lo stile di vita, la sedentarietà, l’alimentazione non adeguata, lo scarso apporto di nutrienti funzionali.
Ma, oltre alle cause ossee dovute all’invecchiamento, ci possono essere cause metaboliche dei disturbi, come nel caso della gotta e dell’osteoporosi o cause infettive, come nelle forme reumatiche, o immunologiche, come nell’artrite reumatoide.
Il deterioramento è a volte accelerato dalle stesse terapie cui si fa ricorso in maniera autonoma e sconsiderata per combattere il dolore e l’infiammazione: analgesici, antinfiammatori non steroidei, cortisonici.
La prescrizione di questi farmaci, preziosa nei casi di effettiva necessità, andrebbe fatta sempre da parte del medico e dovrebbe essere limitata nel tempo, per prevenire i loro possibili effetti collaterali.
Resta comunque fermo che dolore, infiammazione, rigidità sono solo sintomi, le cui cause vanno ricercate e trattate intervenendo in maniera integrata e multifattoriale, correggendo lo stile di vita, la sedentarietà, l’alimentazione e le carenze nutrizionali.
Molto utile nei disturbi artro-reumatici l’integrazione con preparati a base di minerali come Magnesio, Potassio, Zinco, Calcio in dose equilibrata, i quali singolarmente possono ridurre gonfiori e contratture, fornire nutrimento a nervi, ossa e cartilagini.
Importante l’apporto di vitamina C, preferibilmente nella forma di ascorbato, che integra vitamina C ad alta penetrazione cellulare e, contemporaneamente, Potassio (CK Promin) e Magnesio (Ascopromin Mg) biodisponibili e dosati in modo equilibrato.
Tra i nutrimenti funzionali la SAMe, molecola dalle diverse funzioni, molto utile non solo per la sua azione trofica a beneficio dell’apparato osteo-articolare ma anche perché, essendo un importante regolatore dell’umore, aiuta a combattere la depressione e l’ansia spesso correlati a questi disturbi.
La fitoterapia può dare degli ottimi risultati e può costituire un’alternativa naturale ai farmaci antinfiammatori generalmente usati ed alle massicce e spesso non equilibrate somministrazioni di minerali, soprattutto di Calcio.
Quisedol, un integratore della linea all’Equiseto di Promin, integra nutrienti funzionali selezionati ed associati per la loro funzione antinfiammatoria e drenante (Curcumina e Bromelina), analgesica (Boswellia serrata), antiossidante (SOD), mineralizzante (Equiseto arvense).
L’Equiseto o Coda cavallina contiene nel fitocomplesso Potassio, Calcio, Sodio, Magnesio, Fosforo, oligoelementi e soprattutto Silicio.
Questo minerale è determinante nel processo di calcificazione delle ossa in quanto favorisce il deposito di Calcio negli osteoblasti.
Sotto forma di Silice organica, il Silicio contenuto nell’Equiseto è facilmente assorbito nel tratto gastrointestinale e quindi molto biodisponibile e può aiutare ad evitare l’assunzione di dosi massicce di Calcio.
Quisedol, InoSAMe Brain, CK Promin, Ascopromin Mg in farmacia e sul sito Promin.
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