Traumi sportivi: ecco come intervenire

di Gabriele Piuri - Medico Chirurgo
26 Maggio 2011
Traumi sportivi: ecco come intervenire

DOMANDA

Sono un uomo di 35 anni, ho iniziato a correre a marzo 2009, ma solo nelle ultime 2 settimane mi è successo di dover interrompere gli allenamenti (4 a settimana) dopo pochi chilometri, per l’acutizzarsi di un dolore forte nella parte esterna e posteriore del ginocchio sinistro, inoltre la parte esterna si gonfia come fosse un ematoma. Ho sempre fatto fino alla mezza maratona e a metà ottobre ho fatto una maratona, da allora sono iniziati tutti i problemi. Dato che la passione di correre è tanta, vorrei sapere come procedere.

RISPOSTA

Gentilissimo Lettore,

la sintomatologia che lamenta è evidentemente dovuta a un lavoro eccessivo sulle articolazioni che comporta quindi infiammazione con tutto ciò che ne consegue e quindi edema, dolore, arrossamento e impossibilità a portare avanti l’attività fisica.

Il consiglio migliore è quindi quello di ridurre il carico degli allenamenti per dare tempo al suo organismo di ripararsi e recuperare pienamente le sue potenzialità. Questo non significa necessariamente interrompere ogni attività fisica ma piuttosto prevedere allenamenti a bassissimo impatto: potrebbe andare benissimo anche una camminata di buon passo di un’ora o comunque una corsetta estremamente cauta.

In ogni sport hanno pari importanza l’allenamento e il recupero: un rapporto sproporzionato tra queste due componenti rischia di inficiare gli obiettivi che si vogliono raggiungere.

Proprio per questo è fondamentale intervenire migliorando le potenzialità di recupero del corpo.

In chiave omeopatica è possibile utilizzare 3 tubi dose di Arnica 200 CH da assumere a distanza di una settimana l’uno dall’altro. Arnica lavora espressamente sui traumi e sui loro esiti e, oltre ad garantire un’ottima azione di stimolo sulla riparazione tissutale, questo medicinale omeopatico svolge un ruolo nel controllo del dolore.

Allo stesso modo l’applicazione locale di un prodotto come Arnigel favorisce la guarigione e svolge una buonissima azione antidolorifica sulla zona interessata.

In associazione è utile integrare un prodotto come Artrowell (Driatec) che bilancia insieme tutti i fattori importanti per favorire la riparazione articolare (come manganese, zinco, rame, condroitina e vitamina C) con una composizione fitoterapica ad azione antinfiammatoria. Si assumeranno due capsule al giorno per circa 20 giorni mantenendo una solo assunzione fino alla completa risoluzione della sintomatologia.

Se questa modalità può essere portata serenamente avanti in caso acuto è importante mettere le basi per evitare il più possibile gli infortuni sportivi.

Proprio per questo è utile ridurre i livelli generali di infiammazione. Non è difficile comprendere come un motore costretto a funzionare eccessivamente surriscaldato sopporterà meno gli stress indotti dall’allenamento.

Ricordiamo che il controllo alimentare deve essere portato avanti solo tramite una dieta di rotazione settimanale (e mai con una dieta di eliminazione). In questa prospettiva ci saranno giorni in cui è possibile mangiare quello che si desidera mentre ci saranno altri giorni in cui evitare gli alimenti a cui si è risultati intolleranti.

Solitamente è sufficiente mantenere solo due giorni di controllo la settimana (ipoteticamente il martedì e il venerdì) incrementando eventualmente i giorni nei periodi di allenamento più intenso o in previsione di una gara importante.

Dal punto di vista dell’integrazione minerale è possibile integrare un prodotto come Oximix 3+ Allergo assumendo un misurino a prima colazione per cicli terapeutici di circa un mese serenamente ripetibili. Questo prodotto oltre a svolgere una buona azione di modulazione immunitaria, contiene tutti i minerali importanti nella riparazione dei microtraumi indotti dall’allenamento oltre a magnesio e litio (questo contenuto naturalmente nel Citrus sinensis) che permettono di ottenere una detensione muscolare indispensabile nel recupero dopo l’allenamento.