Quali rimedi usare per il torcicollo?
DOMANDA
Mi sono svegliato con un forte torcicollo, probabilmente in seguito a un colpo d’aria preso ieri sera uscendo dalla piscina con i capelli bagnati. Vorrei evitare gli antidolorifici che di solito mi causano un forte mal di stomaco. Quali rimedi naturali posso utilizzare?
RISPOSTA
Gentilissimo Lettore,
in una situazione acuta come quella che descrivi è possibile intervenire con diversi approcci terapeutici.
In chiave omeopatica, secondo tradizione, è utile intervenire con un tubo dose di Arnica 200 CH, solitamente molto efficace nel ridurre il dolore.
A questo rimedio è possibile affiancare Aconitum 9 CH e Bryonia 9 CH, di cui utilizzare 3-4 granuli 3-4 volte al dì nel corso della giornata, un po’ lontano dai pasti. Il primo rimedio è indicato per il torcicollo dopo l’esposizione al vento freddo, mentre Bryonia è indicata per tutti i dolori, come ad esempio quelli alla cervicale, che peggiorano al minimo movimento.
Sul piano fitoterapico si interverrà utilizzando estratti secchi utili per la loro azione antinfiammatoria. Curcuma e Boswellia svolgono entrambe un’ottima azione antinfiammatoria a livello articolare.
Si utilizzerà ad esempio un prodotto come Fitoboswellia al dosaggio di 1 capsula a prima colazione e 1 capsula a cena da proseguire fino alla completa risoluzione della sintomatologia. Utile anche un prodotto come Curcumina Redox al dosaggio di 1 perla a prima colazione.
In commercio esistono anche prodotti complessi che contengono sia Curcuma che Boswellia, come ad esempio Artrowell (Driatec), da utilizzare al dosaggio di 1 capsula a prima colazione e 1 capsula a cena sempre fino alla remissione dei sintomi. Questo prodotto, in particolare, abbina agli estratti fitoterapici anche l’azione benefica di minerali come Manganese, Rame, Zinco, Magnesio e Molibdeno che favoriscono il mantenimento di articolazioni sane.
In caso di torcicollo è poi importantissimo avere un’azione decontratturante integrando la dieta con un minerale come il Magnesio.
Si utilizzerà, ad esempio, un prodotto come Zerotox MG3 di cui assumere 1 compressa a prima colazione e 1 compressa a cena per cicli di circa 2 settimane serenamente ripetibili all’occorrenza. Questo prodotto contiene una miscela di diversi sali di magnesio formulata per avere un alta biodisponibilità.
In alternativa è possibile utilizzare un prodotto come Oximix 4+ Relax che oltre al Magnesio integra Manganese ed estratti secchi di Arancio dolce e Biancospino per una più intensa azione di rilassamento e riduzione delle tensioni muscolari.
Se il dolore diventa troppo intenso, i rimedi segnalati in questo articolo possono essere eventualmente affiancati a farmaci antinfiammatori in un’ottica di intervento che sposi una medicina integrata.
Per finire, approcci come l’agopuntura, l’osteopatia e la fisioterapia si rivelano sempre molto efficaci nelle fasi acute per attenuare il dolore e favorire una ripresa rapida del movimento.
Se si è soggetti frequentemente a situazioni come quella descritta, l’osteopata, il fisioterapista e l’agopunture sono tre figure professionali da tenere in seria considerazione anche in una logica preventiva.
A tal proposito una recente meta-analisi pubblicata sulla prestigiosa rivista internazionale Cochrane Database Systematic Review prende in esame 27 studi con oltre 5000 pazienti per valutare l’efficacia dell’agopuntura nel trattamento delle cervicalgie concludendo che questa pratica terapeutica è efficace per ridurre il dolore e favorire una più rapida ripresa della mobilità.
Punti come Fengchi (BG20), localizzato alla base della testa dove si inseriscono i muscoli trapezio e sternocleidomastoideo, Jianjing (GB21), a livello delle spalle nel punto di mezzo sulla cresta del muscolo trapezio e Yanglingquan (GB34), posto sulla gamba davanti alla testa del perone, sono punti utili per ridurre le contratture e alleviare il dolore e sono efficaci anche semplicemente come automassaggio.
Nel studio SMA di Milano si integrano approcci terapeutici diversi che spaziano dalle medicine naturali all’agopuntura, dall’osteopatia all’utilizzo di farmaci antidolorifici in un’ottica di medicina integrata con l’obiettivo di trovare la strada giusta per ogni paziente.