Poliposi nasale: dermatite atopica del naso?
Il collega belga C. Bachert, facendo riferimento al suo lavoro pubblicato in aprile sul JACI (J Allergy Clin Immunol 2001 Apr;107(4):607-14), al congresso europeo di allergologia di Berlino ha discusso della poliposi nasale, non a caso all’interno della sessione sulla tolleranza orale e sui meccanismi mucosali di difesa immunitaria.
In particolare va segnalata la interazione tra diversi elementi di sollecitazione:
- infiammazione allergica
- infiammazione non allergica
- infezione batterica (e azione dei superantigeni)
- infezione micotica
Infatti si può caratterizzare la presenza di IL5 nel polipo e la presenza di IL10 sulla mucosa del polipo; nel polipo ci sono numerosi eosinofili, e soprattutto un deciso aumento di IgE che non sono però assolutamente correlate con lo Skin Prick Test.
In realtà quindi si viene a determinare una situazione del tutto simile a quella della dermatite atopica, cui fondamentalmente si può dire il polipo assomigli.
La migliore definizione che si può dare sulla patogenesi del polipo nasale è di una poliresponsività multiclonale tra enterotoxina dello Staphilococcus aureus, Miceti e muffe, Acari, antigeni alimentari.
È in virtù di questa considerazione che lo studio alimentare, il controllo soprattutto della frequente ipersensibilità ai salicilati, e l’uso dei vaccini a bassa dose per acari e muffe, porta in molti casi all’arresto della progressione di crescita e talvolta alla regressione dei polipi stessi.