Prevenire le emorroidi con un corretto stile di vita
Le emorroidi sono un problema che affligge circa il 10% della popolazione mondiale adulta e sono più diffuse nei paesi industrializzati dove la sedentarietà e il consumo di cibi raffinati minacciano la salute e la qualità della vita. Esse sono definite anche vene varicose dell’estremità viscerale perché sono simili alle dilatazioni dei vasi sanguigni che si osservano nelle gambe e possono essere interne o esterne a seconda del punto interessato.
Ci sono diversi fattori che possono favorire la formazione delle emorroidi: una debolezza congenita delle pareti dei vasi sanguigni e in particolare di quelle della zona perianale; la gravidanza; l’obesità; e altri fattori temporanei o cronici come la stitichezza prolungata che aumentano la pressione sanguigna e la dilatazione dei vasi nella parte distale del corpo. Anche il caldo estivo può essere un fattore scatenante.
Un corretto stile di vita, una buona idratazione e l’abitudine quotidiana al movimento sono il modo migliore per prevenire questo fastidioso problema che compromette la qualità della vita delle persone che ne soffrono.
Per prima cosa è importante adottare tutte le strategie anti-stitichezza. L’apporto di fibre insolubili e solubili è fondamentale. Le prime, velocizzano il transito intestinale, le seconde, favoriscono la formazione di feci morbide. Cereali integrali, legumi, frutta e verdura sono le fonti principali e dovrebbero essere sempre presenti nella dieta.
Affinché possano svolgere queste importanti funzioni, le fibre devono essere idratate, altrimenti si rischia l’effetto contrario. Pertanto, idratarsi durante la giornata è d’obbligo. Un bicchiere d’acqua al risveglio, una bottiglietta da 500 ml durante la mattinata e un’altra nel pomeriggio, sommate all’acqua dei pasti, permettono di raggiungere una quantità ragionevole di liquidi.
Se si è soggetti ad emorroidi, alcolici, fritture, dolci, zuccheri, insaccati, spezie, e cibi raffinati sono da limitare. Via libera invece a pesce, carni bianche, uova, cereali integrali, verdura e frutta e alcuni semi oleosi.
Anche la riduzione dell’infiammazione dovuta al cibo e agli zuccheri in eccesso è un aspetto importante da considerare perché favorisce la funzionalità intestinale, allevia la pressione sul plesso emorroidale prevenendo l’insorgenza del problema o migliorandone i sintomi. Nello studio SMA, in cui lavoro, utilizziamo gli strumenti forniti da GEK Lab per valutare questi fattori e personalizzare l’impostazione nutrizionale.
Un altro fattore di essenziale per la prevenzione è l’attività fisica moderata, svolta con regolarità, 30-40 minuti al giorno o 3 volte a settimana 1 ora circa. Gli effetti positivi sulla peristalsi intestinale, sull’apparato circolatorio e sul sovrappeso sono stati ampiamente dimostrati da numerosi studi clinici. Anche fare le commissioni a piedi o scegliere di fare le scale invece di prendere l’ascensore sono piccoli trucchi per essere più attivi.
Come accennato inizialmente, il calo ponderale in caso di sovrappeso è molto utile. Il grasso in eccesso, e in particolare quello viscerale, determina sia un aumento dello stato infiammatorio generale con conseguente azione pro-trombotica a livello dei vasi sanguigni sia un’azione di tipo meccanico come la compressione della zona.
Anche alcuni supplementi possono essere d’aiuto sia durante l’attacco emorroidario sia per prevenirlo. La maggior parte degli integratori sono a base di centella, meliloto e ippocastano, un ottimo flebotonico, di boswellia che svolge un’azione antinfiammatoria, che in sinergia con lo zinco, vitamina C e flavonoidi aiutano a rinforzare le pareti dei vasi sanguigni.
Nutrirsi secondo le regole di una buona alimentazione e controllare i propri livelli di infiammazione attraverso un percorso personalizzato sono elementi importanti per prevenire questo fastidioso problema e ritrovare il proprio benessere.