Sottopeso: come recuperare quando il peso è troppo basso?
DOMANDA
So che può sembrare una richiesta strana, ma avrei bisogno di aumentare di peso. Sono una donna di 50 anni, da poco entrata in menopausa. Sono sempre stata longilinea, ma dopo due anni molto complessi in cui mi sono separata da mio marito ho perso molto peso, che adesso, nonostante abbondi con dolci e cibi calorici, non riesco a recuperare. Avete qualche suggerimento per chi deve aumentare di peso?
RISPOSTA
Gentilissima Lettrice,
quando si è sottopeso, recuperare i chili persi è complicato tanto quando dimagrire se si è in sovrappeso.
Prima di tutto è importante inquadrare il rischio legato alla perdita di peso.
Sebbene valutazioni come l’Indice di Massa Corporea (o Body Mass Index – BMI) siano spesso poco specifiche, permettono una valutazione immediata del peso corporeo. Il BMI si calcola facendo il rapporto tra il peso espresso in kg e il quadrato dell’altezza espressa in metri. Se il risultato di questo conto è minore di 18.5 kg/m2 stiamo parlando un un sottopeso che deve essere valutato con particolare attenzione.
Oltre a ciò è importante valutare l’entità della perdita di peso. Una variazione di peso superiore al 10% costituisce un altro campanello d’allarme, da valutare specificamente con l’aiuto di un medico.
Sia in una valutazione iniziale che sul follow up terapeutico, in affiancamento al calcolo del BMI risulta molto utile studiare la composizione corporea con strumenti come la bioimpedenziometria, che consente di valutare del peso che compare sulla bilancia quanta parte è di muscolo, quanta di grasso e quando di acqua.
Oltre a questo è indispensabile valutare sul piano clinico se ci sono situazioni patologiche che possano giustificare la perdita di peso come potrebbe essere una patologia acuta, un malassorbimento dovuto a problemi intestinali o a una malattia celiaca, un problema di deglutizione, senza dimenticare di considerare con attenzione la possibilità di un disturbo del comportamento alimentare.
Sul piano delle indicazioni dietetiche è fondamentale focalizzare l’attenzione sull’obiettivo che si vuole raggiungere. L’aumento di peso deve essere sano e portare a un incremento della massa muscolare e non solo del grasso corporeo.
Molte persone con l’intento di tamponare la situazione tendono a eccedere con i dolci. Al contrario è importante prediligere alimenti sani e nutrienti come i cereali integrali, i legumi, la carne, il pesce, le uova, i formaggi e così via evitando i cibi pronti e i junk food. Abbuffarsi di zuccheri regala all’organismo un’energia vuota che difficilmente verrà utilizzata per costruire nuovi tessuti.
Molto meglio prediligere cibi freschi e cucinati al momento, facendo attenzione a bilanciare correttamente in ogni pasto carboidrati, proteine, frutta e verdura a partire dalla prima colazione, che deve diventare il pasto più abbondante della giornata. L’organismo “decide” quanto muscolo può permettersi di costruire in base al quantitativo di energia e proteine che riceve entro un’ora dal risveglio e una prima colazione che comprenda yogurt, formaggi, uova fino anche agli affettati e al pesce affumicato abbinanti a pane integrale, biscotti integrali, cereali ecc. è il modo migliore per sostenere il pesco corporeo.
L’aumento delle quantità deve essere graduale, ma costante, ed è molto utile focalizzare l’attenzione su una corretta masticazione. Il modo migliore per ricordarsi di masticare è appoggiare la posata tra un boccone e l’altro, senza riprenderla prima di aver finito di masticare con cura.
Utile anche un’attività fisica modera. Se è vero che uno sport eccessivamente intenso rischia di aumentare troppo il dispendio energetico è importare ricordare che il movimento è uno stimolo indispensabile per favorire il tropismo dei muscoli. Quindi, in relazione al proprio livello di allenamento, è utile dedicarsi a passeggiate a pasto svelto, bicicletta, nuoto, pilates, yoga e più in generale un’attività fisica a bassa intensità, portata avanti per 30-40 minuti tutti i giorni.
In supporto a un cambio di abitudini alimentari è possibile intervenire con un prodotto come Oximix Multi+ che permette con una sola capsula al giorno un’integrazione completa dei minerali indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo. Si proseguirà per cicli terapeutici anche prolungati nel tempo.
Utile anche ragionare su una corretta integrazione di aminoacidi prediligendo quelli essenziali. Gli aminoacidi infatti si differenziano in “non essenziali”, cioè quelli che siamo in grado di produrre autonomamente, ed “essenziali”, quelli che non siamo in grado di fabbricare e che quindi devono essere necessariamente assunti con la dieta al pari di vitamine e minerali. Si utilizzerà, ad esempio, un prodotto come Amino 75 al dosaggio di 1 capsula a prima colazione valutando il dosaggio in base alla situazione di partenza e alla risposta clinica.