Sessualità
Il 95% dei disturbi del comportamento sessuale è sicuramente su base psichica; la gran parte del 5% rimanente è invece dovuto a danni derivanti da altri disturbi associati, come ad esempio il Diabete.
I disturbi della sessualità dovuti quindi a difetti genitali, o a cause locali, sono statisticamente rarissimi. Eppure molte persone pensano di non poter vivere appieno la loro sessualità perché sono convinte di avere il pene piccolo oppure la vagina malformata.
Generalmente questo tipo di trasposizione del problema è abbastanza normale; l’essere umano che si ammala, è in genere molto più portato a incolpare se stesso, piuttosto che ad affrontare il reale problema che si trova davanti.
La volontà di riuscire, e di essere felice nel vivere la propria sessualità, porta sempre alla piena soddisfazione personale.
Parlando di piena soddisfazione, non si intende dire che ogni rapporto sessuale deve essere il massimo della vita, ma che ogni rapporto intimo è vissuto bene, con tranquillità, lasciando che le esplosioni di meraviglia sessuale vengano quando devono venire; imparare ad accettare se stessi, a volersi bene per come si è, è la prima regola per vivere bene, o per imparare a vivere bene, la propria sessualità.
Considerata dunque la non rappresentatività dei guai fisici, è possibile riequilibrare i guai nervosi in diversi modi.
Come detto alla voce Sistema nervoso, i mezzi per mantenere in equilibrio la propria sessualità consistono anche nella assunzione equilibrata delle sostanze o dei sali che, quando mancano, possono determinare delle alterazioni funzionali sia nell’uomo che nella donna.
La sessualità è anche espressione della libertà di un individuo, e come tale non deve neanche dipendere da un rigido schematismo alimentare o comportamentale, ma alcune realtà oggi sono molto documentate.
Se infatti non si è riusciti a dimostrare che il fumo sia la causa del tumore al polmone (si sa solo che esistono delle correlazioni molto significative), si sa invece per certo che il fumo riduce le possibilità sessuali di una persona, sia creando una graduale inibizione mentale al desiderio, sia riducendo la risposta locale (erezione, lubrificazione ecc.) agli stimoli mentali esistenti.
L’alcol invece è un ottimo aiutante della sessualità se l’apporto alcolico è mantenuto entro il corrispettivo di tre bicchieri di vino al giorno. Entro questi limiti il vino ha una pregevole azione tonificante, e migliora la circolazione arteriosa locale; oltre questo limite invece diventa causa di un mucchio di “cilecche” nel caso singolo, e di disturbi correlati all’alimentazione, al metabolismo, e alla circolazione in caso di uso prolungato; tutti disturbi che possono creare indirettamente delle condizioni di scarsa funzionalità sessuale.
Il più grosso antidoto a questi possibili danni è comunque rappresentato dalla felicità della propria vita, che non corrisponde alla ricchezza o alla bellezza o alla fortuna, ma al fatto di vivere bene con se stessi, accettandosi per come si è, e cercando comunque degli aspetti positivi anche nella situazione più drammatica (vedi Depressione).
Ha senso quindi parlare della giusta integrazione vitaminica ed alimentare per mantenere sana la funzione sessuale, ma più di tutto ha significato lottare per imparare ad amarsi, e a cogliere quel poco di bene che per fortuna c’è in tutte le cose.
È artificioso dividere i problemi sessuali per sesso e denominazione; spesso impotenza maschile e frigidità femminile coincidono nel loro significato profondo, e la ricerca del rimedio va fatta sulla base delle sensazioni che si provano o si vivono.
I rimedi qui descritti, vanno assunti alla diluizione 7 CH, per un periodo di almeno un mese, ricordandosi che talora i primi giorni di terapia possono essere travagliati dalla reazione iniziale di aggravamento dei sintomi (se ne prendano 4-5 granuli una volta al giorno, eventualmente in associazione ad altri).
Dopo aver letto questi rimedi, sarà bene confrontare il quadro anche alle voci Sistema nervoso, Angoscia e ansia, Insonnia, Stress e Stanchezza, in quanto si dovranno eventualmente associare o prediligere i rimedi nervosi, a quelli sessuali.
Messo a posto il “comparto emotivo”, si assiste in genere alla spontanea rifasatura del “comparto sessuale”.
Il fatto di poter usare i rimedi omeopatici per questo tipo di disturbi è giustificato dal fatto che si possa agire sul lato fisico, centrando in realtà nello stesso tempo l’aspetto preminentemente psichico.
Phosforicum acidum: stato di stanchezza generale, con desiderio però di fare l’amore; nonostante questo, spesso il pene si rilascia durante il rapporto, oppure la donna smette di provare piacere.
Conium maculatum: desiderio molto intenso del rapporto, in persone sottoposte a prolungate frustrazioni o astinenze sessuali; l’uomo ha spesso eiaculazione molto precoce, talora anche involontaria, mentre la donna pur desiderandolo non riesce a raggiungere l’orgasmo, con la sensazione di dover tenere sempre tutto sotto controllo.
Hyosciamus niger: intenso desiderio sessuale, con necessità di manifestarlo, sia esibizionisticamente, sia con atteggiamenti ninfomani.
Sulfur: presenza di desiderio, con grossa difficoltà di erezione o di eccitamento iniziale; se il rapporto ha luogo, il maschio non controlla assolutamente la eiaculazione; la donna non raggiunge l’orgasmo (indipendentemente dalla durata del partner), ma le sta bene lo stesso, essendo per natura una accomodante.
Lycopodium: indicato per chi, maschio o femmina, si sente messo alla prova ad ogni rapporto; l’ansia della prestazione è immensa, come pure la sensazione di essere costantemente giudicati; lubrificazione insufficiente nella donna; desiderio presente, con scarsa o incompleta erezione nel maschio; l’orgasmo può essere sia precocissimo che ritardato, con difficoltà a godere, sia per l’uomo che per la donna; è sovente il rimedio indicato nei grossi fumatori (che scaricano la propria insicurezza, tipica di lycopodium, sulle sigarette).
Nux vomica: intensa eccitazione, con desiderio, in persone affaticate e stressate dal lavoro; si è presenti con la testa, ma il corpo non segue, e spesso il pene si rilascia durante il rapporto, oppure la donna smette di provare piacere; può spesso esservi eiaculazione precoce se il rapporto riesce a proseguire; è uno dei prodotti più adatti alle “cilecche” degli intossicati da alcol, cibo e lavoro.
Graphites: assoluta assenza di desiderio, se non addirittura avversione per il rapporto, spesso insorta dopo periodi di abuso sessuale (o almeno sentito come tale), o di masturbazione; spesso insorgono crampi ai polpacci durante i rapporti, se hanno luogo.
Kalium fosforicum: desiderio conservato, cui il corpo risponde malamente; sia con eccitamento (o erezione) difficile che con assenza di orgasmo o con eiaculazione scarsamente controllata; questo stato è spesso la conseguenza di un periodo di intenso lavoro mentale; è caratteristica la spossatezza dopo il rapporto, che provoca sia l’addormentamento, sia la debilitazione del giorno seguente.
Più specificamente femminili sono invece:
Sepia: assenza di desiderio che comporta la passiva accettazione del rapporto; grossa astenia dopo il rapporto.
Staphysagria: presenza di desiderio, ma il rapporto viene recepito come un abuso, una ferita che si apre nella propria persona; spesso il rapporto determina cistiti o bruciori vaginali ricorrenti.
Più prettamente maschili sono invece:
Argentum nitricum: erezione e penetrazione sentite come dolorose.
Agnus castus: erezione molto scarsa, con organi sessuali sentiti come freddi e flaccidi, senza tono.
Caladium seguinum: adatto ai forti fumatori con riduzione netta dell’erezione; il desiderio è mantenuto, e se il rapporto è possibile l’eiaculazione può essere impossibile, per cui il pene si rilascia durante l’amplesso.
A quanto indicato alla voce Stanchezza, va aggiunta la TM di Onosmodium, da assumere al dosaggio di 20 gocce due volte al giorno per circa un mese.
Per mantenere in buona salute la componente fisica, quindi tenendo in equilibrio anche la funzione ormonale, è bene attuare dei cicli di terapia della durata di un mese, prendendo tutti i giorni 1 cucchiaino da 2,5 ml di una miscela di oxiprolinati simile a quella contenuta in Oximix 5+. Tale ciclo di terapia può essere ripetuto per 3 volte all’anno.
Quando invece le alterazioni funzionali dipendono da stati di disturbo del Sistema nervoso, si seguiranno le indicazioni date alle singole voci.
Come per la fitoterapia, l’intenzione non è quella di stimolare organi o parti cerebrali specifiche, ma semplicemente di riportare una persona al meglio della sua potenzialità, in modo che possa poi esprimerla come parte di se stesso.
È quindi utile valutare quanto già detto alla voce Sistema nervoso; in più si specifica l’importantissima azione svolta in questo senso dallo Zinco e dal Cromo e da Selenio e Vitamina E.