Punture di insetti

Sinonimi: Punture di insetti, Spine
di Attilio Speciani - Allergologo e Immunologo Clinico

Omeopatia, alimentazione e rimedi naturali possono essere d’aiuto quando si viene punti da un animale oppure quando si conficcano nelle pelle le spine dello stesso animale o di una pianta.

L’uso immediato di Histaminum 9 CH, l’applicazione diretta di uno spray al Colostro, o l’assunzione di Olio di ribes nero, aiutano la remissione immediata di molti problemi di questo genere.

Oggi è bene però conoscere anche alcune possibili azioni preventive, che chiunque può mettere in atto nella propria quotidianità.

La maggiore richiesta su questi temi arriva per i problemi delle punture di zanzare. Tutti veniamo più o meno punti da questi insetti, ma spesso si ha la sensazione che il vicino di poltrona non venga punto mentre individualmente si hanno enormi reazioni pruriginose dopo un semplice “appoggio” della zanzara.

In realtà si sta scoprendo che le zanzare determinano ponfi molto intensi e reazioni notevoli in persone che sono intolleranti al lievito e che mangiano liberamente cibi fermentati.

Persone che seguono una dieta di rotazione per il lievito, talvolta aiutate da una iposensibilizzazione omeopatica, hanno reazioni molto più contenute. Capita che di questo si accorgano persone che sono a dieta sui “lieviti” per altri motivi (acne, colite, rosacea ecc.) e che si rendono conto che le zanzare sono diventate improvvisamente “buone”.

 Omeopatia

Tutti i rimedi indicati si useranno alla diluizione 5 CH o 7 CH, prendendone 3-4 granuli anche ogni 10 minuti n fase acuta, e riducendo poi gradualmente la frequenza di assunzione.

Apis mellifica: tutte le punture che danno un rigonfiamento roseo e caldo, con sensazione locale di aghi o spilli, e desiderio di metterci su del freddo.

Ledum palustre: come Apis, ma il rigonfiamento è bianco bordato di rosso, e sembra freddo; chi è soggetto a essere “divorato” dalle zanzare durante l’estate, può usare questo rimedio anche preventivamente, prendendone comunque 4-5 granuli 2 volte al giorno.

Urtica urens: come Apis, ma l’acqua fredda peggiora il dolore e il bruciore.

Arsenicum album: dopo la puntura c’è un intenso stato di prostrazione, e la persona è molto spaventata, con desiderio di calore locale.

Tarentula cubensis: quando la lesione diventa di colorito cupo e violaceo; se interviene poi una infezione della lesione si userà anche Echinacea. Nel caso poi in cui il dolore si irradii dal punto della lesione verso il centro, cioè seguendo i nervi, va associato Hypericum 15 CH, 3 granuli 3-4 volte al giorno.

Per applicazioni locali ci si può premunire di una TM mista in cui siano stati associati Apis, Ledum e Calendula, da applicare più volte anche pura sulle zone che sono state punte.

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In termini preventivi l’uso di minerali come Zinco, Rame e Magnesio (ad esempio in Oximix 3+) può contribuire a ridurre la reazione locale (1 misurino da 2,5 ml al dì nei tre mesi estivi), ma tradizionalmente l’uso di Ledum palustre 200 CH, di cui prendere 3 tubi nel corso dell’estate, iniziando con 1 tubo a maggio, un secondo tubo dose a giugno e un terzo a luglio, ha aiutato innumerevoli persone a ridurre l’entità dei danni da puntura nel corso degli anni passati.

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