Prurito
La sensazione di prurito è legata alla liberazione di particolari sostanze nella cute o nelle mucose come reazione di difesa ad un’aggressione esterna (punture d’insetto, contato con sostanze irritanti, infezioni, ecc.) o interna (allergie a pollini o ad alimenti, intossicazioni, ecc.).
Si tratta quindi di un sintomo e non di una malattia e come tale dovrà essere sempre considerato: la cura dovrà essere rivolta alla causa che lo determina.
Oltre che un discreto fastidio, il prurito può anche essere il segno dell’aggravamento di alcune forme patologiche, per cui se una persona è diabetica o uremica, oppure ha già avuto numerose parassitosi cutanee o soffre di ipersensibilità alimentari, farà bene a fare un salto dal suo medico per un giusto controllo.
In caso di prurito persistente un controllo medico consentirà di escludere i rari casi in cui questo può essere segno di una patologia generale importante.
Talvolta infatti il prurito rappresenta il segnale di una patologia interna non solo allergica o irritativi, ma correlabile invece ad un’alterazione della produzione delle cellule sanguigne.
Tutti i rimedi che vengono indicati vanno assunti nella misura di 3 granuli 2-3 volte al giorno alla diluizione 5 CH.
Sulfur: peggiora a contatto con l’acqua.
Natrum sulfuricum: tipico alla sera spogliandosi, peggiora con il calore del letto.
Natrum muriaticum: localizzato sul bordo dei capelli.
Staphysagria: quando ci si gratta si sposta da un altra parte.
Ignatia: intensissimo, ma migliora se ci si distrae.
Rhus toxicodendron: peggiora grattandosi, migliora con il calore locale.
Arsenicum album: prurito bruciante, agitazione e ansia associate, migliora nettamente con il calore locale.