Pitiriasi versicolor
La Pityriasis versicolor (o pitiriasi o tinea versicolor) rappresenta una delle tipologie possibili dell’infezione da Malassezia furfur, che è anche una concausa nello sviluppo della forfora e della Dermatite seborroica.
Si tratta di un fungo presente sulla pelle della maggior parte della popolazione, che in qualcuno tende a proliferare e creare la sintomatologia.
La pitiriasi tende a colpire per la prima volta il giovane, senza distinzioni tra maschi e femmine, e a ricomparire più volte nell’arco della vita, anche dopo il trattamento farmacologico.
Proprio perché si tratta di un fungo già pressoché presente sulla pelle di tutti, l’infezione da Malassezia furfur e la Pitiriasi versicolor sono raramente contagiose in senso stretto.
Il primo segno è la comparsa di piccole macchie arrossate e lievemente desquamanti. Le macchie più piccole possono anche confluire creando chiazze più grandi con le stesse caratteristiche.
Il colore delle macchie varia comunque dal giallo al marroncino. Quando la cute si abbronza le macchie o chiazze diventano spesso più chiare rispetto al resto della pelle, il che viene definito come “pityriasis versicolor achromians” (“pitiriasi versicolor che non si colora”).
Il patogeno in causa è la Malassezia furfur. Come sopra descritto, tuttavia, la Malassezia è presente su moltissimi individui, e pochi di questi sviluppano la Pitiriasi versicolor.
La patologia sembra comparire più spesso sulla pelle umida e in caso di patologie particolarmente debilitanti. La pelle umida è un terreno particolarmente fertile per lo sviluppo dei lieviti, mentre una più alta infiammazione generalizzata o un deficit del sistema immunitario lasciano lo spazio aperto all’infezione.
Come accade con le infezioni da lieviti è possibile che la nutrizione abbia comunque il suo peso nello sviluppo della patologia e in particolare i picchi di glucosio nel sangue e una glicemia tendenzialmente un po’ più alta del normale potrebbero avere un ruolo importante.
Il trattamento classico vede l’utilizzo di derivati imidazolici (chetoconazolo, fluconazolo o itraconazolo) localmente e/o per bocca.
Il farmaco in crema, spray o shampoo va applicato per tre settimane mentre il chetoconazolo per bocca andrebbe usato alla dose di 200mg/dì fino a completa guarigione sia clinica (le lesioni sulla cute scompaiono) che micologica (alla luce di Wood non deve più essere visibile fluorescenza verde nelle aree anche sane, il che sarebbe segno della presenza del lievito).
Lo schema preferito
Come si è detto, la recidiva dopo il trattamento farmacologico è comunque frequente. Per questo è utile quantomeno affiancare al trattamento farmacologico anche attenzioni volte alla riduzione dell’infiammazione generalizzata e al rafforzamento del sistema immunitario.
In particolare una dieta di rotazione basata sul profilo alimentare personale di ciascuno può essere utile per ridurre i livelli della cosiddetta low-grade inflammation (infiammazione di basso grado).
L’attenzione ai livelli di glucosio e in particolare ai picchi di glucosio nel sangue è altrettanto utile. In questo senso è essenziale imparare ad usare carboidrati integrali o comunque a basso impatto glicemico (come le leguminose e la frutta o la verdura) e abbinarli sempre a una altrettanto grande quota di proteine (carne, pesce, uova, formaggio, semi oleosi).
Anche una prima colazione abbondante e completa ha la sua importanza e allo stesso modo è utile inserire nella propria quotidianità anche dei momenti dedicati a un po’ di movimento o attività fisica.
Queste sono tutte buone abitudini di benessere.
L’utilizzo di fermenti lattici specifici, come Inolact Infantis, possono agire sui livelli infiammatori di base e stimolare la buona flora intestinale, con possibili effetti positivi a livello generalizzato e sulla sintomatologia della Pitiriasi versicolor.
Possono essere utili anche integratori che supportino il buon controllo degli zuccheri nel sangue o la funzionalità del sistema immunitario, come Oximix 8+ Metabolism o Oximix 1+ Immuno.
Altresì utili possono essere integratori volti al controllo dell’infiammazione generalizzata come il Metilsulfonilmetano e Ribilla.
Si ricorda comunque che è essenziale prendere contatto con un medico per farsi seguire nella maniera migliore possibile e perché le manifestazioni della Pitiriasi versicolor possono essere comunque simili a quelle di altre patologie. È quindi importante capire anche la vera diagnosi.
Presso il Centro Medico SMA di Milano la terapia farmacologica e l’azione sulla nutrizione e lo stile di vita vengono utilizzati in sinergia per ottenere risultati il più possibile duraturi e soddisfacenti.
Bibliografia essenziale
- Mari Helen Sandstrom Falk et al., The Prevalence of Malassezia Yeasts in Patients with Atopic Dermatitis, Seborrhoeic Dermatitis and Healthy Controls. Acta Derm Venereol 2005; 85: 17–23
- Jean-Hilaire Saurat, Dermatologie et Infections Sexuellement Transmissibles.
- Mari Helen Sandstrom Falk et al., The Prevalence of Malassezia Yeasts in Patients with Atopic Dermatitis, Seborrhoeic Dermatitis and Healthy Controls. Acta Derm Venereol 2005; 85: 17–23
- Jean-Hilaire Saurat, Dermatologie et Infections Sexuellement Transmissibles.