Orticaria

Sinonimi: Prurito, Pomfi
di Simona Contestabile - Allergologa e Immunologa Clinica

L’orticaria è una reazione allergica acuta o cronica che interessa la pelle, caratterizzata o da piccoli puntini, pomfi (o ponfi), spesso pruriginosi, o da chiazze rosse rilevate di varie dimensioni. 

 Sintomi

L’orticaria improvvisa è una reazione infiammatoria acuta dell’intero organismo che si manifesta a livello della pelle con lesioni localizzate o diffuse, che si sviluppano tipicamente a livello superficiale sulla cute, ma talvolta possono associarsi anche a reazioni di gonfiore (edematose) degli strati più profondi, con angioedema.

I ponfi, che possono comparire in qualsiasi parte del corpo,cambiano rapidamente di posizione, sono spesso migranti, e talvolta regrediscono del tutto per poi eventualmente insorgere altrove.

La manifestazione orticarioide è scatenata da agenti anche molto diversi tra loro come alimenti, additivi e farmaci; inoltre dal contatto con sostanze chimiche e da stimoli termici o agenti fisici (quali il caldo, il freddo o la luce del sole); si può manifestare anche dopo sforzi fisici intensi, dopo alcune infezioni virali o batteriche, in corso di parassitosi intestinale o dopo le punture d’insetto.

Nella pratica, quando in risposta a uno dei possibili vari stimoli scatenanti viene liberata istamina a livello della pelle, si crea un’infiammazione con dilatazione dei vasi sanguigni e fuoriuscita di liquidi che determinano il gonfiore.

È sempre importante considerare che, come ogni allergia, anche l’orticaria è prima di tutto un segnale importante di squilibrio che l’organismo lancia verso l’esterno, una sorta di “benettia” che invita a riflettere sui cambiamenti da apportare: in molti casi, infatti, si può rintracciare alla base dello scoppio allergico un momento di forte cambiamento vitale, sia sul piano fisico che sul piano emotivo ed affettivo.

La maggior parte degli episodi dura meno di 6 settimane e si parla di orticaria acuta, che trova spesso una risoluzione spontanea o dopo brevi trattamenti, mentre si definisce cronica una eruzione che persiste per un tempo superiore alle 6 settimane.

Nel caso in cui la sintomatologia non dovesse risolversi e si ripresentasse con ponfi diffusi, anche a breve distanza del primo episodio, è importante escludere una eventuale allergia specifica: ci sono forme di orticaria IgE mediata, da allergeni alimentari quali latte, uovo, frutta secca, arachidi, crostacei, oppure da acari della polvere o pollini per quanto riguarda gli allergeni inalanti.

Tra gli esami di laboratorio sarà utile eseguire, oltre agli accertamenti allergologici specifici come Prick o RAST, la valutazione del numero di eosinofili, la verifica dei valori del complemento (C3, C4) che viene consumato in caso di reazioni da infiammazione, la ricerca degli autoanticorpi (ANA) e dell’antitransglutaminasi (o di altri anticorpi specifici per il glutine) e il dosaggio della vitamina D3 e della funzionalità tiroidea.

L’orticaria scoppia quando l’organismo è arrivato molto vicino alla sua soglia e per superarlo basta poco. In queste condizioni ad esempio l’assunzione di acido acetilsalicilico (ASA, la banale aspirina) o altri FANS (come i tanti antinfiammatori pubblicizzati ovunque) può far superare il livello di soglia scatenando la reazione.

Nei bambini, con una certa frequenza, sono le infezioni a scatenare l’orticaria e spesso in concomitanza di terapie antibiotiche alcune manifestazione cutanee vengono scambiate per reazioni a farmaci. Nei bimbi appunto, possono essere invece le stesse infezioni virali o batteriche a provocare l’orticaria e raramente si tratta di allergia ai farmaci (in particolare ai beta lattamici utilizzati più di frequente).

Negli ultimi anni, visti gli scarsi risultati nel trattamento dell’orticaria con soli antistaminici e cortisonici, è stato sempre più messo in luce il ruolo della infiammazione da cibo e della reattività alimentare nell’orticaria.

Alcuni pazienti, anche dopo trattamenti prolungati con antistaminici, non riescono a risolvere la loro sintomatologia e a guarire, e appena provano a interromperli si manifestano di nuovo i ponfi.

In ogni caso si segnala che la sospensione della terapia antistaminica classica deve essere effettuata sempre con molta cautela, per evitare effetti di rimbalzo (rebound), seguendo esattamente quanto indicato nell’articolo sullo svezzamento dagli antistaminici

 Dieta

Il fatto che a una persona capiti di riempirsi di ponfi pruriginosi, anche senza apparente causa scatenante, è una spia, un avvertimento di una infiammazione subclinica.

L’orticaria si sviluppa quindi quando la nostra capacità di adattamento si riduce e l’organismo è talmente vicino al livello di soglia infiammatorio che reagisce anche a stimoli aspecifici.

In un certo senso si crea un effetto simile a quello di “una goccia che fa traboccare il vaso”.

In questi casi è importante effettuare un test di valutazione del livello di infiammazione e del profilo alimentare individuale (Recaller o BioMarkers) e sarà utile iniziare di conseguenza una dieta di rotazione corretta con impostazioni nutrizionali volte a riequilibrare la propria condizione generale.

Una alimentazione varia è sempre alla base di un corretto controllo preventivo.

L’uso di frutta e verdura cruda prima di ogni pasto (prima colazione compresa) con la tecnica denominata del “Crudo, Vivo e Colorato” rappresenta uno dei più potenti elementi preventivi naturali a disposizione di tutti. 

 Fitoterapici

L’olio di Ribes nero (per il suo contenuto in GLA – Acido gammalinoleico) e l’olio di Perilla (per il suo contenuto in ALA – Acido alfalinolenico) possono anche essere presi a lungo nelle forme orticariodi.

Ad esempio, si può assumere il prodotto Ribilla (Zerotox), che li contiene entrambi in un favorevole bilanciamento. Se ne possono assumere 2 perle mattina, pranzo e cena (quindi 6 al giorno) nelle fasi acute, scalando poi il dosaggio in relazione al beneficio ottenuto. Una buona dose di mantenimento è di 4 o 2 perle al giorno.

Evidenze cliniche hanno mostrato come l’associazione tra olio di perilla e olio di ribes abbia una azione immunomoduante ed antiinifiammatoria.

Per i bambini è possibile usare anche delle perle di olio di Ribes nero da 500 mg, che a differenza del macerato glicerico di Ribes nero non sono alcoliche, oppure le gocce di estratti idro enzimatici (E.I.E) di ribes nero (ADAMA) con ottimo effetto antistaminico: se ne possono assumere, dopo i 3 anni, 15 gocce due volte al giorno.

Valido supporto, come disintossicante del fegato, è l’inositolo; consigliamo Inositox (Zerotox) in tavolette da 1 grammo che insieme a due minerali come zinco e manganese ha un’ottima azione antinfiammatoria (2 al mattino prima di colazione).

Per alleviare i sintomi dell’orticaria è utile utilizzare la vitamina D (Vitamina D3 1000 di Nature’s Bounty o Natural Vita D3 di Solgar) che ha un’ottima azione sul sistema immunitario e un’azione antiallergica. In genere il dosaggio è di 1500-2000 UI al giorno in fase invernale e 1000 in fase estiva.

 Minerali

Il controllo della reazione allergica è spesso possibile con la integrazione di alcuni minerali. I minerali più importanti per contrastare le allergie sono Manganese, Rame, Zinco e Litio.

Il Litio in particolare (come oligoelemento, e non come farmaco antidepressivo) svolge una importantissima azione di riduzione della reattività delle cellule che liberano istamina (i mastociti) consentendo quindi talvolta di fermare la reazione anche in monoterapia.

L’assunzione di Oximix 3+ Allergo (Driatec) al mattino (1 capsula) e di Oximix 4+ Relax (Driatec) alla sera (5 ml) apporta in modo naturale questi oligoelementi, dimostrandosi la forma di integrazione minerale più utile per il trattamento dell’orticaria. 

In particolare questa miscela di oxiprolinati può esser assunta anche dai bambini, durante i pasti, al dosaggio da valutare in base all’età e al peso.

Dopo il primo anno di vita e fino ai tre anni si possono utilizzare le forme liquide, prendendone 2,5 ml al mattino e 2,5 ml alla sera in abbondante acqua o nella spremuta di arancia.

Per affrontare l’orticaria nell’immediato è possibile utilizzare un prodotto come Histaminum 9 CH di cui assumere 3-4 granuli anche ogni 10 minuti, durante le fasi acute, per poi ridurre la frequenza con il miglioramento della sintomatologia.

Kit di pronto soccorso da tenere in casa:

  • Histaminum 9 CH
  • Ribilla (Zerotox): 4-6 perle al dì, scalando l’assunzione in relazione al beneficio ottenuto.
  • Oximix 3+ Allergo (Driatec): 1 capsula 3 volte al dì, scalando l’assunzione in relazione al beneficio ottenuto.

Altri prodotti naturali

Secondo la tradizione popolare, alcuni medicinali omeopatici possono essere di utilità per questo tipo di sintomi, assumendone 2-3 granuli all’insorgenza dei sintomi e prendendoli anche ogni 5-10 minuti fino a miglioramento ottenuto.

Spesso questo tipo di trattamento consente di evitare l’assunzione di antistaminici o cortisonici.

  • Apis mellifica: va usato in presenza di intenso bruciore sulle lesioni, con sensazione di avere degli spilli; il prurito è migliorato da applicazioni fredde o addirittura ghiacciate; le lesioni sono calde e rosee.
  • Urtica urens: da usare quando l’acqua fredda peggiora il dolore e il bruciore locali.

 Sintomi

 Dieta

 Fitoterapici

 Minerali

  • Apis mellifica: va usato in presenza di intenso bruciore sulle lesioni, con sensazione di avere degli spilli; il prurito è migliorato da applicazioni fredde o addirittura ghiacciate; le lesioni sono calde e rosee.
  • Urtica urens: da usare quando l’acqua fredda peggiora il dolore e il bruciore locali.